giovedì 21 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

FERRARA / Alle primarie la scelta del candidato sindaco di centrosinistra

di Claudia Zamorani

Il giorno delle primarie è un momento speciale. Si ha l’impressione di poter incidere sulle cose, cambiandole, di riuscire a inclinare il piano. E si finisce col sentirsi, almeno per un po’, ancora vivi.

Di quelle giornate rimangono i fotogrammi di istanti speciali che ci danno una vibrazione, che ci spingono lontano come una vela spiegata al vento. Ecco, noi elettori dovremmo farci trascinare da quella vela.

L’ultima volta è stato per scegliere il segretario Pd, anche se alla fine dall’urna è uscita una segretaria. Lunghe file di energia popolare, come direbbe il governatore, che però a sorpresa è finito in panchina. Un esito imprevedibile che ha ribaltato il voto dei circoli che invece lo avevano incoronato, anche qua a Ferrara. Una città che oggi vive una stagione di particolare fermento, in vista delle Comunali del 9 giugno, dopo la debàcle dell’ultima volta che brucia ancora.

A differenza del centrodestra, che punta compatto alla ri-candidatura di Fabbri, nel centrosinistra fervono febbrili, tra un tavolo e l’altro, i cantieri per la definizione di un programma che sappia abbracciare nel modo più trasversale possibile le diverse sensibilità e la ridda di dialetti che si parlano all’interno dei partiti della coalizione. Sul candidato c’è ancora riserbo, anche se sembra condivisa l’idea che debba essere un civico, in netta discontinuità con il passato. Civico, va bene. Ma chi?

La senatrice Cucchi, nel corso di una recente intervista alla festa del PD, incalzata, si lascia sfuggire che il compagno, l’avvocato Fabio Anselmo, civico, di cui si vociferava da un po’ in città, assieme ad altri nomi, sarebbe una bella candidatura per la città, anche se puntualizza che la riserva ancora non è sciolta.

A stretto giro però i pentastellati fanno sapere di essere favorevoli alla candidatura, nel caso fosse. Il tutto succede nell’incredulità di una buona fetta degli elettori, che non apprezzano modi e tempi, e che stigmatizza Anselmo come un ‘finto civico’ con candidatura decisa sempre dai partiti, oggi come ieri.

Ecco quindi la proposta. Bene il civico per la coalizione di centrosinistra ma si vada fino in fondo. E che siano gli elettori di centrosinistra a decidere. Apriamo alle primarie per scegliere chi candidare a sindaco di Ferrara tra chi si sentirà all’altezza di farlo e che si proporrà. Una leva democratica formidabile, le primarie, per contrastare l’astensionismo, l’indifferenza e tutta quella scia di passioni tristi che ci zavorrano finendo per allontanarci dalle urne.

Chi vincerà non sarà un civico nel senso riduttivo che si dà a questa parola, ma il rappresentante di una politica nuova, innovativa, ambiziosa, che riesca a sprigionare e a trasmettere energia e passione a tutta la comunità. Tanta energia e passione per tornare a vincere.


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