lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

NON PIACE AI TORINESI

Cambio di direzione alla Stampa di Torino, giornale della Gedi, ex Fiat. Dopo tre anni e cinque mesi termina la guida di Massimo Giannini che tornerà a fare l’editorialista a Repubblica. Il nuovo direttore del giornale di Torino, dal 7 ottobre,  sarà Andrea Malaguti, il vicedirettore che gli ha confezionato il giornale con cura e tenacia, arginando le frequenti assenze di Giannini da Torino per partecipare ai talk show tv di Roma.

In termini di copie i risultati di questi tre anni e mezzo non sono positivi. Fra i grandi giornali la Stampa è quella che ha perso di più. Fra il luglio 2020 e il luglio 2023 il dato è meno 25,3 per cento, mentre Repubblica ha perso il 12,2 e il Corriere della Sera il 5,9.

Nelle stanze della proprietà – scrive il sito professionereporter.eu – non era ben vista la trasformazione della Stampa – dalle antiche tradizioni liberali – in un giornale radicale, a sinistra di Repubblica, già piuttosto ostile al governo Meloni. Un giornale pieno di firme di volti noti televisivi. Un giornale che andava perdendo le sue radici torinesi e piemontesi. Non a caso a Malaguti è stata data la missione “di rafforzare il legame unico della testata con i lettori del suo territorio, nel rispetto della migliore tradizione editoriale del giornale”.

Direttore editoriale del Gruppo Gedi è Maurizio Molinari, che sicuramente non gradì lo scorso anno il discorso di Giannini al funerale laico di Scalfari in Campidoglio, basato su una Repubblica irripetibile. A Repubblica probabilmente tornerà anche Annalisa Cuzzocrea, nominata da Giannini vicedirettrice.

CHI E’ MALAGUTI. Ha 57 anni, nato a Bologna, tifoso del Bologna e della Fortitudo, fa il giornalista esattamente da trentatré anni. Ha lavorato nelle tv e nei giornali locali e poi, dopo otto anni a Roma al Corriere dello Sport-Stadio, è passato a La Stampa dove ha fatto il capo dello sport, della cronaca di Torino, il caporedattore centrale, il corrispondente da Londra, il giornalista parlamentare, il capo della redazione romana e del desk inchieste, fino a quando Molinari gli chiese di tornare a Torino. Ha collaborato in tv con Massimo Gramellini, a cui è legato da un’antica amicizia.

Per la direzione della Stampa era circolato tempo fa il nome di Mattia Feltri che firma tutti i giorni la rubrica in prima pagina e oggi dirige l’Huffington Post.

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