Mentre in Francia Macron ha proibito qualsiasi manifestazione in appoggio alla Palestina, e in Gran Bretagna lo stesso ha fatto la polizia, una marea di persone ha invaso il centro varie città del mondo, non solo europee.
Oltre che in Gran Bretagna, dove è avvenuta la manifestazione più imponente, anche in Italia a Milano, 4mila persone, ma anche a Bari, Firenze, Torino, Trieste, Roma. In Germania a Dusseldorf, Colonia, Francoforte e Berlino, dove sono stati anche arrestati dei manifestanti. si sono registrate poi a Barcellona, in Spagna, così come in Brasile, nella Bosnia Erzegovina, Turchia, fino in Bangladesh.
In Gran Bretagna l’intimazione della polizia non è servita a nulla. Anzi, sembra che i gli inglesi abbiano voluto sfidare un divieto apparso a molti come una violazione della libertà di manifestare. E infatti in tanti, tantissimi, sono scesi in piazza, da Manchester a Glasgow, Liverpool, Cambridge, Plymouth, Exeter fino a Londra. E qui, nella capitale britannica, decine di migliaia di persone (nella foto) si sono radunate nel centro mentre la polizia schierava mille uomini per le strade della città.
Il corteo prima si è affollato vicino al quartier generale della BBC, poi ha camminato attraverso la capitale britannica prima di appoggiare gli striscioni vicino al Parlamento e a Dowingin street, dove vive dove vive il primo ministro Rishi Sunak. “Libertà per la Palestina”, “fine al massacro” e “sanzioni per Israele” era scritto sui cartelli.
In Italia, il corteo più numeroso a Milano, dove 3mila persone, secondo le forze dell’ordine, si sono radunate in piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione Centrale, sotto la guida di diverse realtà associative, come i Giovani Palestinesi, Unione democratica arabo–palestinese e Associazione dei palestinesi in Italia. In testa al corteo uno striscione con la scritta “Fermiamo il genocidio a Gaza. Salviamo Gaza”, mentre i manifestanti intonano “Free, free Palestine, Palestina Libera”.
Tra canti di condanna a “Israele fascista stato terrorista” e organizzatori che al megafono dai camioncini ribadiscono di “non avercela con gli ebrei ma con l’occupazione sionista che massacra tutti i giorni e compie un genocidio nei territori palestinesi”, il gruppo è arrivato al Parco Trotter dove ha osservato un minuto di silenzio per le vittime della guerra, seguito da un fragoroso applauso
IERI IN ITALIA. Scontri a Roma nel corteo della Sapienza, tra studenti e polizia. Nel “giorno della rabbia” invocato da Hamas, è attenzione massima nella capitale. Sorvegliati speciali il sit-in pro Palestina di Piazza Vittorio e il corteo degli antagonisti alla Sapienza
Tensioni tra manifestanti e polizia nel corso del corteo degli studenti dell’Università La Sapienza che si sono ritrovati a piazzale Aldo Moro a Roma. Il corteo percorre via dei Frentani verso i giardini di piazza Vittorio. Oltre 400 i presenti. E’ attenzione massima nella capitale. Sorvegliati speciali il sit-in pro Palestina di Piazza Vittorio e il corteo degli antagonisti alla Sapienza.
Nel “giorno della rabbia” voluto da Hamas in Italia polizia e l’intelligence monitorano da vicino soggetti ritenuti di interesse e a rischio attentati. Il Viminale ha alzato l’allerta sicurezza. Massima attenzione per i luoghi istituzionali, Camera, Senato, Palazzo Chigi, aeroporti e stazioni, ma anche per i luoghi turistici molto frequentati come Colosseo e Vaticano, con un “rafforzamento della vigilanza nella Capitale” ai livelli dell’11 settembre.
Attenzione nei presidi dei luoghi ebraici dal Ghetto alla Sinagoga, rimodulato l’ingresso a San Pietro, controlli anche alla Moschea da dove arriva un messaggio distensivo: “Lanciamo – ha detto il presidente Naim Nasrallah – un grande appello alla pace come Centro culturale islamico d’Italia, ma non lo faremo nella preghiera del venerdì nella Grande Moschea di Roma perché rispettiamo una condotta sempre adottata: la preghiera, come capita nei momenti difficili e di dolore come questo, va vissuta intimamente ed esula dal lato politico e strumentale”.
Foto: Cecilia Fabiano