venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

GAZA E’ ALLA FAME

La Striscia di Gaza, al buio e sotto i massicci bombardamenti dell’esercito israeliano, è alla fame. Migliaia di residenti hanno fatto irruzione in magazzini dove sono custodite scorte di farina e generi alimentari gestiti nel centro e nel sud della Striscia dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati in Palestina e in Medio Oriente (Unrwa).

L’informazione è stata diffusa oggi da responsabili dell’organismo, attraverso un comunicato. “Questo – si legge nel testo rilanciato in Italia dall’Agenzia Dire (www.dire.it) – è un preoccupante segno che le norme giuridiche e civili stanno cominciando a collassare dopo tre settimane di guerra e un assedio serrato su Gaza“.

I responsabili di Unrwa sottolineano: “Le persone sono spaventate, frustrate e disperate; le tensioni e la paura sono aggravate dal taglio delle linee e delle comunicazioni internet e telefoniche”. Nel testo non si specifica dove si trovino i magazzini presi d’assalto. Martin Griffiths, vicesegretario generale dell’Onu a capo dei servizi di assistenza umanitaria dell’organizzazione, ha riferito che gli aiuti attraverso l’Egitto e il valico di Rafah stanno arrivando nella Striscia “goccia a goccia”.

Nel mondo continuano le manifestazioni e i cortei pro-Palestina. La manifestazione che ha fatto più clamore è quella degli ebrei statunitensi che ieri, in tanti, hanno bloccato la metropolitana di New York. E’ la seconda volta che gli ebrei Usa protestano in massa, la prima volta a Washington.

Tregua adesso” e anche “non nel mio nome”: questi gli slogan su magliette e striscioni esibiti da alcuni degli oltre 200 dimostranti del movimento ebraico Jewish Voice for Peace (Jvp) ammanettati dai poliziotti per aver bloccato i servizi della metropolitana di New York a supporto della richiesta di un cessate il fuoco in Medio Oriente.

La manifestazione si è tenuta ieri sera alla Grand Station, uno dei centri nevralgici della mobilità nella città americana. I dimostranti hanno chiesto la fine dei bombardamenti di Israele nella Striscia di Gaza, il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e “libertà” per il popolo palestinese.

Il numero degli arresti è stato confermato dalla polizia Dopo la manifestazione i servizi della metropolitana sono stati ripristinati. Secondo gli attivisti di Jewish Voice for Peace, l’iniziativa è stata “la più grande azione di disobbedienza civile in città da 20 anni”.

Ieri sera gli Stati Uniti hanno votato contro una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu, approvata a larga maggioranza, nella quale si chiedeva una tregua in Medio Oriente. Già oltre 8mila, perloppiù nella Striscia di Gaza, le vittime delle violenze. L’Italia si è astenuta.

FOTO dall’Agenzia Dire (www.dire.it)

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