martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Due neonati non erano morti in culla, li avrebbe uccisi la madre: piangevano

Arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due figli neonati, soffocandoli a distanza di un anno uno dopo l’altro. Non era in grado in grado di reggere la frustrazione del loro pianto prolungato. Per questo una donna di 27 anni, Monia Bortolotti, questa mattina è stata arrestata dai carabinieri a Pedrengo (Bergamo) e condotta in carcere sulla base di un’ordinanza firmata dal gip di Bergamo.

Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della donna, che avrebbe causato la morte della sua prima figlia Alice di soli 4 mesi il 15 novembre 2021, e del secondo figlio Mattia, di appena due mesi, il 25 ottobre 2022, data in cui era anche iniziata l’attività di indagine. L’arrestata ha origini indiane ma è in Italia da una vita perchè adottata da una famiglia di Bergamo.

Le indagini sono partite dopo la morte del piccolo Mattia, anche in questo caso avvenuta quando la donna era sola in casa. Era stata lei a chiamare i soccorsi quel giorno, proprio come nel novembre dell’anno prima, quando nello stesso modo era morta l’altra bambina di quattro mesi. Tutto troppo strano per non destare sospetti. Le analogie con la precedente morte della prima figlia hanno subito allertato i Carabinieri e portato a forti sospetti sulle cause del decesso. Per questo l’Autorità Giudiziaria, in quei giorni dell’ottobre 2022, aveva disposto l’autopsia del bambino.

L’esito dell’esame autoptico, arrivato a febbraio 2023, portava alla luce la circostanza per cui la morte del piccolo Mattia era stata causata “inequivocabilmente da una asfissia meccanica acuta da compressione del torace“: secondo gli investigatori, tale asfissia meccanica era stata ottenuta attraverso “un’azione volontaria, che evidenziava l’obiettivo di causare la morte del bambino”.

Le evidenze investigative avevano quindi reso indispensabile una rivalutazione delle cause della morte della prima figlia. Anche in quell’occasione a casa era presente solo la madre, la quale aveva riferito di aver dato il latte alla bambina e di averla fatta digerire in braccio fino a farla addormentare, per poi constatare, dopo essersi fatta una doccia, che la piccola, distesa nella propria culla, era diventata cianotica e non respirava più. (Agenzia Dire – www.dire-it)

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