Una vittoria per parte tra repubblicani e democratici per i governatori – e un segnale chiaro sul diritto all’aborto: l’Election Day americano, un anno esatto prima delle presidenziali 2024, fornisce indicazioni rassicuranti per Joe Biden mentre assesta un colpo ai filo-trumpiani favorevoli alla cancellazione delle tutele legali a chi intende abortire.
Indicazioni rassicuranti perché la maggioranza degli americani vuole mantenere il diritto all’interruzione di gravidanza, uno dei temi bandiera dei progressisti e di Biden.
L’Ohio è infatti il settimo Stato a pronunciarsi in favore della libera determinazione delle donne, dopo la decisione della Corte Suprema di ribaltare la sentenza Roe v. Wade del 1973 che aveva cancellato la tutela federale del diritto all’aborto. I sì hanno superato nettamente il 50%, toccando il 56 punti di perfcentuale. L’Ohio diventa inoltre il 24mo Stato americano ad approvare la cannabis a uso ricreativo.
Biden celebra in serata il successo con un messaggio: “Stasera, ancora una volta, gli americani hanno votato per proteggere le loro libertà. E la democrazia ha vinto”. “La gente dell’Ohio – aggiunge nella sua dichiarazione – ha respinto il tentativo dei Repubblicani di Maga (”Make America great again”, il movimento di Donald Trump) di imporre limitazioni estreme al diritto all’aborto”.
Nella notte arriva poi un altro segnale positivo per la Casa Bianca: in Kentucky, il Democratico Andy Beasher (anche lui convinto Pro-Choice sull’aborto) è stato confermato governatore. Battuto lo sfidante Repubblicano Daniel Cameron, che invece sostiene la legge restrittiva sull’aborto dello Stato – che non fa eccezioni neppure per i casi di stupro o incesto. Rieletto però anche il repubblicano Tate Reeves, governatore del Mississippi, secondo pronostico.
Gli altri risultati e i sondaggi nazionali. Philadelphia ha eletto la prima sindaca donna della sua storia: è Cherelle Parker, 51 anni, afroamericana, democratica. In Virginia, dove si rinnova il Congresso, al momento i Democratici sono in vantaggio sia alla Camera sia al Senato. Se confermato, i Repubblicani avranno fallito l’obiettivo di conquistare la maggioranza dieci anni dopo l’ultima volta e sarà un altro piccolo segnale positivo per Biden, dopo i sondaggi disastrosi di questi giorni che lo danno in svantaggio su Trump.
L’ultimo rilevamento pubblicato dalla Cnn vede l’ex presidente avanti con il 49% contro il 45% del titolare della Casa Bianca. Per Biden la cattiva notizia è che il 51% del campione sul piano nazionale dice che non lo voterebbe mai, contro un 48% che non voterebbe mai per Trump. Tra gli elettori sotto i 35 anni, il 48% sostiene Trump e il 47% Biden. Tra gli elettori indipendenti, il 45% vota Trump e il 41% Biden.