mercoledì 23 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

MIGRANTI 1 / Ferrara probabile sede di un Centro Permanente per i Rimpatri

Il ministero dell’Interno starebbe per scegliere Ferrara come una delle sedi dei Cpr, i Centri Permanenti per i Rimpatri degli immigrati. Un’autentica sorpresa per l’amministrazione comunale che poche settimane fa, davanti all’ipotesi riportata da un quotidiano confermata dal sito estense.com, si era detta all’oscuro di tutto. Ora al sindaco Fabbri tocca fare buon viso a cattivo gioco.

Il Cpr potrebbe essere ospitato con tutta probabilità  a Ferrara secondo la conferma che arriva dal ministero dell’Interno: la città di Ferrara sarà tra la decina di capoluoghi in tutta Italia a ospitare uno dei nuovi Cpr per migranti previsti dal governo Meloni.

La tegola sulla testa del sindaco Alan Fabbri è arrivata dal ministro Piantedosi il quale ha parlato oggi di studi avanzati di fattibilità dei centri che vengono presentati come strutture di sicurezza contro l’immigrazione clandestina e non centri di accoglienza. Ferrara è tra le città interessate.

Su estense.com, il quotidiano online di Ferrara, è scritto che il sindaco Alan Fabbri prova ad addolcire la pillola perché “questo ci consentirà anche di poter chiedere di avere immediato e diretto accesso al sistema di espulsione di soggetti pericolosi per il nostro territorio ferrarese”.

Lo stesso giornale online ricorda che la notizia era già stata data in anteprima da “il Domani”, e ripresa da Estense.com, a inizio novembre. E al giornale il sindaco aveva risposto stizzito che “noi non abbiamo mai dato disponibilità”.

Ora una giravolta in piena regola: “Siamo in costante contatto con il ministero dell’Interno e seguiamo insieme questo percorso”. Fabbri prova a spiegare che i nuovi Cpr differiscono dal “‘modello’ di accoglienza indiscriminata a cui ci aveva tristemente abituato il Pd”, in quanto “ora è in corso un piano per il contrasto alla clandestinità che ci vede tra i territori coinvolti, insieme ad altri in Italia”.

I Cpr secondo Fabbri.  Il sindaco di Ferrara spiega che “i Cpr sono centri, vigilati e protetti, per allontanare i soggetti che hanno sentenze di condanna e sono ovviamente protetti dal contesto cittadino. Dai centri non potranno ovviamente uscire (se non per essere accompagnati alla frontiera da parte delle forze dell’ordine): al loro interno infatti vengono trattenuti i migranti in attesa di espulsione. Parliamo di persone tolte dalle strade, dove continuano a creare problemi di sicurezza, e che saranno messe in condizioni di non nuocere e non certo, come accadeva in passato, luoghi aperti, magari nel pieno di centri abitati, in cui gli immigrati clandestini venivano abbandonati ai Comuni”.

“Il percorso verso l’eventuale realizzazione dei Centri è in corso – aggiunge il primo cittadino – e sarà realizzato con il nostro pieno coinvolgimento. Il ministro, qualora lo studio di fattibilità dovesse confermare la presenza a Ferrara, mi ha già dato la sua disponibilità a essere presente a incontri con i cittadini per illustrare caratteristiche, dettagli e percorso”.

I nuovi Cpr avranno una capienza detentiva tra i 120 e i 300 posti e, nelle intenzioni del governo, dovrebbero trattenere i migranti in attesa di rimpatrio per un massimo di 180 giorni.

Foto di repertorio di un Cpr

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