La Guardia di Finanza di Pavia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del presidente Manuel Elleboro e del Direttore Generale Giuseppe Maria Chirico (foto) dell’ex municipalizzata.
Si tratta dell’Asm, società multiservizi di cui è maggiore azionista il Comune e che si occupa anche della gestione dei rifiuti. Alcuni degli indagati accusati di indebita percezione di denaro pubblico e appalti irregolari. Sono in corso 40 perquisizioni, L’inchiesta coinvolge anche politici e titolari di cariche pubbliche.
Insieme a loro indagate anche altre 16 persone, tra le quali il professionista Gianluca Di Bartolo, socio di un’azienda insieme all’europarlamentare leghista Angelo Ciocca. Un terremoto politico ha colpito la città di Pavia con l’arresto avvenuto nella mattinata di oggi, lunedì 27 novembre 2023, del Presidente e del Direttore Generale di Asm Pavia. Insieme a loro indagate anche altre 16 persone, tra politici e titolari di incarichi pubblici.
Arrestato anche un professionista, progettista di commesse pubbliche e del Rup del Comune di San Genesio Uniti per irregolarità nell’assegnazione di appalti e per aver percepito indebitamente denaro pubblico. Sono complessivamente 16 gli indagati tra i quali precisa la Procura di Pavia “soggetti investiti di cariche pubbliche ed esponenti politici”. Sono in corso 40 perquisizioni per cercare altre prove e riscontri.
“L’attività – spiega il procuratore Fabio Napoleone – ha preso il via all’inizio del corrente anno, approfondendo notizie in merito a possibili reati in corso all’interno di Asm Pavia e si è ben presto estesa alla verifica della regolarità di svariate procedure di affidamento ad opera di diverse amministrazioni pavesi”.
Le indagini hanno finora permesso di accertare l’indebita percezione, da parte di alcuni degli indagati, di denaro pubblico, destinato a fini privati, nonché numerose anomalie e irregolarità commesse nell’assegnazione di lavori e appalti per conto delle amministrazioni, utilizzando anche i fondi provenienti dal Pnrr” conclude il procuratore in una nota.
Le indagini, a quanto si è appreso, sono state avviate all’inizio del 2023, prendendo spunto da alcune notizie di reato, e si sono estese alla verifica della regolarità di svariate assegnazioni da parte di diverse amministrazioni del territorio, accertando la percezione indebita di denaro pubblico da parte di alcuni degli indagati. Denaro pubblico che (scrive la Procura della Repubblica) sarebbe stato utilizzato “a fini privati”. Ma l’indagine avrebbe anche scoperchiato anomalie e irregolarità nell’assegnazione di lavori e appalti per conto delle amministrazioni.