Leggere i bilanci e le previsioni delle aziende di armamenti fa restare esterrefatti. Utili alle stelle e dividendi miliardari nel 2024 agli azionisti. Ma anche i colossi dell’energia fossile fanno salti di gioia: i cinque maggiori estrattori di gas e petrolio al mondo hanno fatto registrare 200 miliardi di dollari di utili.
A proposito di guerra in Ucraina. I carrarmati, gli aerei, le navi costano tanto, cifre inimmaginabili per noi mortali. Ma anche le munizioni e i pezzi di ricambio non li danno gratis. Eppure questo conflitto, in un anno, ha già provocato migliaia di morti, qualcuno azzarda la cifra di 300.000 vittime, milioni di profughi e miliardi di pro
Leggo: il Financial Times ha calcolato che se ogni carrarmato sparasse 20 colpi dl giorno, un battaglione di cento Leopard produrrebbe un utile operativo di 100 milioni al mese per i fornitori. Ecco perché le grandi aziende di armamenti volano su utili stratosferici.
Non a caso il 24 gennaio di quest’anno Greg Hayes, presidente e amministratore delegato di Raytheon, azienda che “confeziona” missili, ha dichiarato: “Siamo impegnati a versare almeno 20 miliardi di dollari ai nostri azionisti fino al 2024”. E l’azionista ringrazia.
A seguire ci sono i mega profitti dei colossi dell’energia fossile, sono cinque quelli analizzati quasi tutti anglo-americani, che avrebbero raggiunto i 200 miliardi di dollari. L’italiana Eni invece dovrà accontentarsi di quasi 8 miliardi di euro di utili, un più 167% rispetto all’anno passato. Niente male. Morale: la guerra fa migliaia di vittime, milioni di profughi e miliardi di profitti.