A testimoniare che le vittime sono tre e non quattro come diffuso in precedenza è Veronica Timperi che si trovava al quinto piano nel reparto cardiologia dove era ricoverato il padre, già morto prima del rogo: “Alle 23.15 ho sentito un forte odore di plastica bruciata, è andata via la corrente ed è scattato l’allarme. Ero in corridoio ma le scale erano impraticabili, c’era una colonna di fumo. Voglio ringraziare le infermiere e i medici che sono stati prontissimi, hanno aperto la porta antincendio permettendoci così di raggiungere l’uscita. Sono tornata a casa ancora sotto choc”.
Conferma anche del sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, che a Rainews aveva raccontato quanto stesso accadendo: “Con sommo dispiacere dobbiamo comunicare il bilancio di tre morti. Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, ai pazienti evacuati e ai loro cari che hanno dovuto vivere l’angoscia di questa notte”.
Oltre duecento i pazienti evacuati anche con l’aiuto delle autoscale: tra questi sette bambini, diversi neonati, una donna incinta, e alcuni ricoverati nel reparto Covid. “Si utilizzano i locali di una palestra del Comune – allestita dalla Protezione civile locale con coperte, cuscini e brandine – aveva fatto sapere Proietti. Qui i pazienti vengono smistati e le ambulanze possono man mano trasferirli negli ospedali della zona che abbiano disponibilità di letti”.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto esprimere il suo cordoglio e la sua vicinanza ai parenti e alle persone vicine alle vittime.