Buongiorno Sindaco,
abbiamo visto ed apprezzato il post sulla nebbia, sulla ‘delicatezza che disegna senza stravolgere’.
E’ proprio vero, gli spettacoli della natura a Ferrara, città della metafisica, sanno essere particolarmente suggestivi e finanche poetici,
come il #parcoBassani, la cui fragile bellezza è stata scelta come insolito palco del concerto del Boss che, ci creda, è un po’ come invitare un elefante a sedersi su uno specchio;
come le Mura, dove si progetta di erigere un supermercato: ma non basta dare una pennellata di verde al tetto, come annunciato, per rendere il progetto green.
Se poi è un appassionato di poesia e bellezza, cominci a rinnovare la convenzione al centro culturale la Resistenza, dove di poesia ne è scorsa parecchia,
e ci dia notizie fresche sullo stato dei lavori del cinema Boldini e del museo del Risorgimento, ‘chiusi temporaneamente’, perché noi ferraresi non ne sappiamo più niente.
Quando si alza la nebbia, cominci anche a pensare a come calmierare le bollette, che sono alle stelle, e soprattutto a contrastare le speculazioni dei prezzi e del caro energia perché, come si è rammaricata di recente la Federconsumatori, di fronte all’impennata dei prezzi, la cosa più grave è stata la mancanza totale di iniziative da parte degli amministratori locali di contrasto alle possibili speculazioni. Non c’è stata vigilanza.
Le giostre e i balocchi sono belli ma ora basta. Puntiamo alla sostanza e a politiche davvero sostenibili: costelliamo i tetti di pannelli fotovoltaici, disegniamo una viabilità davvero sostenibile, sfruttiamo la nebbia per inventarci qualcosa, non solo per scrivere poesie, consultiamo scienziati, intellettuali, giovani laureati, professionisti e investiamo in una politica davvero green, perché la nebbia è suggestiva, è vero, ma poi si alza e le luci si spengono e il trucco si scioglie e lo sguardo si posa inesorabile su ciò che rimane.