martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

SI TORNA AL CINEMA / Un 2023 record per presenze e incassi nelle sale

Paola Cortellesi con il suo “C’è ancora domani” e una produzuione migliorata nella qualità e nella varietà di proposte. Sono i fattori che hanno fatto sì che gli italiani sono tornati a frequentare le sale cinematografiche. Sono molto positivi, infatti, i dati sul cinema in sala nel 2023 illustrati da Cinetel, insieme alle associazioni Anica e Anecnel, nel corso della conferenza stampa “2023: che spettacolo di Cinema!” .

Nel complesso il periodo, nel suo primo anno di ritorno alla normalità post-pandemica, ha registrato un recupero di più di trenta punti in percentuale rispetto alla media del 2017-2019: al 31 dicembre 2022 la differenza negativa era del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze.

In crescita la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2023 ha registrato una percentuale pari al 24,3% degli incassi e al 25,9% delle presenze corrispondenti a un incasso di 120.6 milioni di euro (+100% sul 2022) e a 18.2 milioni di presenze (+93,9%).

“I dati sul cinema italiano sono ottimi, ma bisogna continuare a crescere, si può ancora migliorare e continuare a parlare con il pubblico, che è tornato ad appassionarsi alla sala”, ha dichiarato il presidente di Anica, Francesco Rutelli, a margine della conferenza stampa presso il cinema Barberini a Roma.

E’ invece rispettivamente del 55,2% e del 53,6% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa 273,5 milioni di euro (+52,6% rispetto al 2022) e 37.8 milioni di presenze (+51,5%). Si tratta in questo caso di un dato in percentuale inferiore sia al 2022 (58,5% degli incassi, 56,1% delle presenze) che alla media del periodo 2017-2019 che registrava il 62,6% degli incassi il 61,8% delle presenze del totale mercato.

Secondo Rutelli, “grazie al trionfo della Cortellesi, e a molti altri film italiani, siamo tornati a livelli importanti e questo ci dice che bisogna continuare a fare nuovi e migliori prodotti, per i diversi tipi di pubblico. Questo dato ci incoraggia, perché eravamo abituati che il cinema tornava a salire con i grandi blockbuster americani e basta. Ora, invece, ci sono buoni numeri anche sui prodotti italiani”.

Sui dati estivi, che hanno visto un picco di presenze a luglio, Rutelli ha aggiunto che “si tratta di un buon risultato dovuto alla collaborazione con il Governo, che si è impegnato e soprattutto ha mantenuto gli impegni. Le richieste che rivolgiamo alla politica riguardano la rapidità e la certezza delle norme e nei tempi. L’inflazione colpisce le aziende medio-piccole anche in questa industria, che deve tornare a crescere e che ha conquistato la fiducia di decine di milioni di persone. Vediamo sempre, ogni anno, quante persone vanno a vedere le partite o il teatro, ma non bisogna dimenticare che non c’è una esperienza così popolare come il cinema in sala”.

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