martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

IL TEMPO DELLA FELICITA’

Il tema della Felicità e del vivere bene – con un semplice ma coraggioso e irrinunciabile cambio di prospettiva – entra con rilevanza nel dibattito politico e pre-elettorale di Ferrara, chiamata il prossimo giugno a rinnovare l’amministrazioone comunale. E’ il gruppo di Finalmente 2024 a porre sul tavolo delle priorità  del voto e dell’azione politica un obiettivo spesso trascurato e sottovalutato, forse mai preso in considerazione, ossia rispondere con efficacia a un interrogativo che  parecchi cittadini si pongono da tempo: Ferrara è una città felice?

Mettere al centro questo concetto – che dovrebbe ispirare l’azione di chi amministra una città – equivale a saper realizzare  l’essenziale passaggio dalla società del ben-avere a quella del ben-essere. Quest’ultimo termine è la migliore descrizione di come potrebbe essere il nostro mondo riprogettato tenendo conto della sua forza innovativa e appagante.

Di tutto ciò e parleranno il prossimo 22 febbraio, dalle ore 17,30 al Grisù,  il vescovo di Ferrara e Comacchio, monsignor Gian Carlo Perego, e Stefano Bartolini, docente di Economia politica e della Felicità dell’università di Siena (nella foto).  La portavoce di Finalmente 2024, Claudia Zamorani, ne sarà la moderatrice. Un dibattito che si preannuncia denso di spunti e significati, con la Felicità come pensiero di fondo da tradurre nella politica e nella crescita.

  “Il nostro sistema economico e molti aspetti della nostra vita – lavoro, scuola, salute, ambiente, diritti civili, tempo libero – hanno bisogno – si legge nella presentazione dell’incontro – di un profondo cambiamento culturale e organizzativo. La politica, intellettuali, imprenditori, genitori, insegnanti e noi tutti abbiamo la possibilità e la necessità di riprogettare il nostro mondo: coniugare prosperità economica e felicità è necessario ed è possibile. Cambiare la scuola, cambiare le città, eliminare il traffico. Eliminare solitudine, cancelli e paura, che ci rendono più manipolabili”.

Quindi un bisogno ormai indifferibile di mettere le persone al centro delle scelte di una politica diversa, rinnovata, coraggiosa, e di società dal volto più umano. Proposte di un vero manifesto per la Felicità.

Le esperienze – ve ne sono parecchie e tante altre si stanno facendo strada – “mostrano – aggiunge il Gruppo Finalmente 2024 – Ferrara – che si può cambiare avendo come obiettivo la felicità, intesa come ricerca di una migliore qualità nella vita, ma che difficilmente accadrà se non troviamo donne e uomini capaci di trasformare questo obiettivo in un programma politico coraggioso e innovativo”.

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