Don Gabriele Martinelli è stato condannato dalla corte d’appello vaticana a 2 anni e 6 mesi nell’ambito del processo sui presunti abusi sessuali avvenuti nel Preseminario San Pio X, gestito dall’Opera don Folci della diocesi di Como, dei cosiddetti ‘chierichetti del Papa’. La notizia è stata riportata dall’Ansa che ha visionato il dispositivo della sentenza.
La condanna. “Oggi la corte di appello ha ribaltato la sentenza di primo grado e ha condannato don Gabriele Martinelli”, ha dichiarato all’Ansa l’avvocato Laura Sgrò, difensore della vittima nel processo per abusi sessuali di cui oggi in Vaticano si è celebrato l’appello. Secondo quanto riportato dal dispositivo della sentenza, la Corte di appello vaticana ha dichiarato Martinelli “colpevole del reato di corruzione di minore dal Promotore di giustizia aggiunto, Roberto Zannotti, e dalla parte civile contro la sentenza di primo grado.
Il 6 ottobre del 2021, in primo grado, il Tribunale vaticano aveva deciso di prosciogliere i due imputati don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice. Per alcuni reati erano stati assolti, per altri non punibili, per altri ancora era intervenuta la prescrizione. Don Gabriele Martinelli era accusato di violenza carnale e l’ex rettore don Enrico Radice era accusato invece di favoreggiamento.
Don Gabriele Martinelli è un parroco che a seguito di alcuni servizi televisivi aveva rivelato dei particolari sul suo passato. L’uomo è infatti è stato accusato di aver compiuto degli abusi sessuali verso alcuni chierichetti. Questi, fino a qualche tempo fa, svolgevano il loro ruolo in Vaticano. Su questo servizio hanno per l’appunto indagato Le Iene.
L’indagine e di conseguenza l’intera vicenda non è rimasta confinata in Italia poiché la notizia si è diffusa anche all’estero, soprattutto in America. Di Don Gabriele si conoscono pochi dettagli come ad esempio che è nato nel 1992 e che ha ricevuto i voti nel 2017, quando aveva solamente 25 anni.
La questione che vedeva come protagonista don Martinelli è davvero molto delicata. Non si tratterebbe solamente di abusi sessuali, ma anche di un abuso di potere e di autorità che lo stesso avrebbe esercitato nei confronti dei suoi sottoposti, questo secondo l’accusa.
Pare infatti che la personalità di Don Gabriele fosse davvero molto autoritaria e che lo stesso tendesse a prevaricare su tutti gli altri. Bisogna ricordare che lui si è difeso sempre con fermezza dalle accuse.