venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

TRATTORI / Tensione al presidio sull’A1. In Francia la marcia su Parigi

Momenti di tensione al casello di Orte sull’Autostrada del Sole. Gli agricoltori in presidio hanno tentato di bloccare la circolazione ma le forze dell’ordine sono intervenute impedendo il blitz. I manifestanti, con alcuni trattori e mezzi agricoli si sono radunati sulla rotatoria antistante in casello. Sul posto sono presenti le forze di polizia che segnalano la possibilità di disagi alla viabilità, in entrata e in uscita dal casello. Secondo quanto riferito dagli organizzatori, alla protesta partecipano anche diversi agricoltori provenienti dall’Umbria.

Continua la protesta degli agricoltori della Tuscia. Questa mattina una quarantina di mezzi agricoli hanno paralizzato il traffico della Cassia nord in prossimità di Porta Fiorentina, una delle porte principali di accesso a Viterbo. Poco prima , alcuni manifestanti si sono fermati di fronte alla sede della Coldiretti Viterbo, dove hanno strappato le bandiere che erano sulla porta. Le bandiere sono poi state bruciate in segno di protesta. Alle 11 il corteo di trattori, partito dal punto di ritrovo, ha percorso via della Palazzina, Piazzale Gramsci e via Garbini paralizzando il traffico.

Giornata campale anche in Calabria. Presidi su molte strade principali e due riunioni in programma in Regione nel tentativo di trovare una mediazione: quella di oggi è una giornata fondamentale sul fronte della protesta degli agricoltori in Calabria. I presidi più importanti sono in corso nel Catanzarese e nel Crotonese. Lunghe file a Botricello e Cropani Marina, sulla strada statale 106.

Proprio i sindaci dei due comuni del Catanzarese, Saverio Simone Puccio e Raffaele Mercurio, dopo le interlocuzioni con il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, hanno ottenuto un tavolo tecnico che si terrà in mattinata in Regione e a cui seguirà una seconda riunione con gli agricoltori del Crotonese. Molti i disagi alla circolazione stradale.

In Emilia Romagna stamani la partenza del corteo di protesta a bordo dei loro trattori è in movimento dal comune di Russi (Ra) verso Ravenna.

IL VIDEO

A Udine. È giunta nella città friulana la protesta degli agricoltori contro le politiche europee del settore e, in particolare, il mondo della politica, i sindacati e le istituzioni in genere, e per chiedere iniziative a favore dei giovani che operano nel comparto. Una settantina di trattori e di mezzi agricoli di vario tipo si sono radunati nel parcheggio dello Stadio di Udine, proveniente da varie località del Friuli.

I manifestanti si sono organizzati spontaneamente dandosi appuntamento e poi sono sfilati in corteo fino in piazza Primo Maggio. La manifestazione si è sciolta poco dopo e si è svolta senza alcun problema ma soltanto qualche disagio per la circolazione. Le forze dell’ordine presenti hanno controllato lo svolgimento dell’iniziativa.

A Foggia. Oltre 400 trattori, ma il numero potrebbe essere superiore, hanno invaso la città di Foggia questa mattina da tutta la provincia. Partiti da una stazione di servizio Green park lungo la statale 16 nel tratto che unisce Foggia a San Severo hanno marciato su Foggia entrando nella città e portandosi fino al centro cittadino in piazza Cavour a suon di clacson. Una protesta pacifica e autorizzata che ha visto la partecipazione degli agricoltori di tutta la provincia, dai Monti Dauni , al Gargano passando per la piana del tavoliere.

Da alcuni giorni gli agricoltori della provincia foggiana con i loro trattori stanno attuando presidi lungo aree di sosta e piazzole in molti punti della Capitanata. Alcuni giorni fa anche l’incontro con il prefetto di Foggia Maurizio Valiante e i parlamentari del territorio per fare il punto della situazione e cercare eventuali soluzioni. Tavolo che potrebbe tornare a riunirsi anche nei prossimi giorni. Una protesta che – garantiscono gli agricoltori – continuerà fino a quando non otterranno risposte.

LA MARCIA SU PARIGI

Il governo francese ha abbandonato i piani per ridurre gradualmente i sussidi statali sul diesel agricolo e ha annunciato altre misure per ridurre le pressioni finanziarie e amministrative che devono affrontare gli agricoltori. Ma la protesta è proseguita per chiedere migliori retribuzioni e condizioni di vita, e il governo ha intensificato le misure di sicurezza.

Gli agricoltori in Francia, il più grande produttore agricolo dell’Unione Europea, si lamentano inoltre della concorrenza da parte dei Paesi con una regolamentazione più leggera. Nell’ultima settimana hanno istituito posti di blocco sulle autostrade e ora minacciano di assediare Parigi.

A partire dalle 14 è prevista la chiusura di otto autostrade intorno alla capitale. Il ministero degli Interni farà scendere in campo 15mila poliziotti nell’Ile-de-France per cercare di evitare un’escalation.

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