mercoledì 27 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

CRISTINA / “Ho un tumore, ma prima di morire voglio sposare l’uomo che amo”

Il 13 dicembre la famiglia di Cristina Pallesca, di Teramo, ha scoperto che ha una neoplasia maligna al cervello, un Glioblastoma al IV grado. Il tumore più aggressivo che ci sia a detta di molti medici. È anche inoperabile e probabilmente non potrà fare nessuna cura per allungarle un pochino la vita. Eppure Cristina ha deciso che il 10 Febbraio sposerà l’uomo che ama.

Il direttore del sito iduepunti.it è andato a trovare Cristina e la sua bella famiglia prima del matrimonio. Il video:

Ecco la lettera dei famigliari di Cristina:
“Scrivo per raccontare di mia madre. Mia mamma, Cristina Pallesca, è una signora in carrozzina, bionda, per Teramo è sempre andata in giro, è conosciuta da tanti.
È una donna che, anche se sempre con il sorriso, ha sempre sofferto molto, fin dall’infanzia, ha avuto una famiglia violenta, lei stessa a 16 anni ha chiamato le assistenti sociali per farsi portare via, ha avuto una brutta depressione, soffre di spasmofilia e all’età di 32 anni è subentrata la paraplegia.

La vita non le ha fatto mancare nulla, questa è solo una piccola parte delle cose che ha dovuto affrontare, ma ha sempre reagito, qualsiasi ostacolo lo superava a testa alta e spalle larghe.

Purtroppo la vita le ha voluto dare un ultimo amaro regalo, il 13 dicembre abbiamo scoperto che ha una neoplasia maligna al cervello, un Glioblastoma al IV grado. Praticamente il tumore più aggressivo che ci sia a detta di molti medici. È anche inoperabile e probabilmente non potrà fare nessuna cura per allungarle un pochino la vita. I medici ci hanno dato un aspettativa, anche purtroppo molto breve. Lei non sa tutta la verità, sa che ha un tumore molto grave al cervello ma che ha il 50% di possibilità, non volevamo toglierle la speranza ma allo stesso tempo vogliamo che si prepari alla fine, e devo dire che sta succedendo proprio questo.

Per suo volere abbiamo aperto una raccolta fondi su Gofundme, perché da brava mamma il suo primo pensiero è stato avere un po’ di soldi per sostenere noi e lei per il decorso della malattia, perché noi ci siamo passati tante volte e quando c’è una malattia la prima cosa che purtroppo vanno via sono i soldi e noi non siamo una famiglia agiata.

Inoltre il 10 Febbraio i mie genitori si sposeranno con rito religioso, loro sono sposati civilmente da 24 anni, e per una serie di coincidenze di date avrebbero celebrato in chiesa l’anno prossimo, ma le circostanze hanno accelerato i tempi e lo faremo settimana prossima in casa, cercherà di esserci anche il sindaco (…) che è già venuto a trovarla, in realtà vorrebbero esserci quasi tutti i teramani, essendo lei molto conosciuta e stimata, ma purtroppo gli spazi non lo permettono”.

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