lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

ABBATTUTO / “L’Orso M90 troppo pericoloso”, ma scattano le proteste

L’orso M90 è stato abbattuto da una una squadra di forestali entrata in azione ieri pomeriggio, 6 febbraio, in una zona di montagna della bassa Val di Sole, sopra Dimaro: M90 è stato identificato mediante l’osservazione del radiocollare (era l’unico esemplare dotato di radiocollare in Trentino) e delle marche auricolari.

In mattinata il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti aveva firmato il decreto che disponeva l’abbattimento dell’orso confidente che lo scorso 28 gennaio aveva inseguito una coppia sopra Mezzana, in Val di Sole. Il decreto era arrivato dopo il parere di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che non si era detto contrario all’abbattimento dell’esemplare.

“Era  pericoloso – si legge in una nota della Provincia di Trento – secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane”. L’animale, prima dell’episodio del 28 gennaio, aveva compiuto diverse incursioni nei centri abitati della Val di Sole la scorsa estate.

“La soppressione non può essere l’unica alternativa – si legge nella nota del ministro dell’ambiente Pichetto Fratin – Se quanto fino ad oggi messo in campo con la provincia di Trento non è stato sufficiente, l’impegno – da parte di tutti – deve essere quello di moltiplicare gli sforzi per individuare ogni soluzione possibile a garantire una convivenza pacifica nei territori . Ho nuovamente mobilitato tutte le strutture che fanno capo al Ministero per definire una strategia tempestiva in cui, lo ripeto – conclude il ministro – l’abbattimento debba essere davvero la soluzione estrema”.

Indignate le prime reazioni degli animalisti all’abbattimento di M90. Gli attivisti si preparano alla manifestazione di sabato 10 febbraio, già fissata da tempo, che diventerà, dopo la morte di M90, ancora più partecipata, sostengono gli organizzatori. La partenza è fissata alle 14 da piazza Dante. “Si tratta di una vera e propria esecuzione, e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti” ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile area selvatici della LAV.

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