Cerimonia solenne nella Giornata del ricordo delle foibe con l’intervento a Basovizza della premier Giorgia Meloni: “Per me Basovizza è luogo del cuore, questa è una storia di famiglia” La premier: “L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia”.
Cerimonia davanti al monumento dedicato alle vittime della foiba di Basovizza, vicino a Trieste. Oltre alla Meloni, che ha deposto una corona d’alloro davanti al monumento, il vicepremier Antonio Tajani.
Le parole della premier. Sono venuta molte volte qui, da ragazza, quando farlo era essere additati, accusati, isolati. E sono tornata da adulta a celebrare finalmente quel giorno del ricordo che spazzava via una volta per tutte la congiura del silenzio che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio dell’indifferenza” ha detto la presidente del Consiglio, ricordando che “ogni volta me ne sono andata con qualcosa di più nel cuore, è un luogo del cuore che dona sempre qualcosa di prezioso, una immagine, una emozione una storia da raccontare”. “
Uno dei padri della nostra nazione, Giuseppe Mazzini, diceva che la patria è la famiglia del cuore: allora voi, che quella patria avete difeso e costruito, siete la nostra famiglia. Siete madri e padri, sorelle e fratelli, nonni, zii, cugini e i vostri ricordi sono i nostri ricordi. Le vostre lacrime sono le nostre lacrime, le vostre storie sono le nostre storie” ha aggiunto Giorgia Meloni.
“10 febbraio, nel Giorno del Ricordo il mio pensiero va ai Martiri delle Foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia” aveva scritto sui social la presidente del Consiglio, che poi sarà alla stazione centrale, binario 1, per l’inaugurazione del “Treno del Ricordo”.
A questo proposito, la premier è giunta a Trieste per l’inaugurazione dell’iniziativa, affidata al ministro Andrea Abodi. Il treno partirà domani, toccando numerose tappe al Nord al Centro e al Sud del Paese: Venezia, Milano, Torino, Genova, Ancona, Bologna, Parma, La Spezia, Firenze, Roma, Napoli, per concludersi il 27 febbraio a Taranto.
MATTARELLA. Tentare di negare o minimizzare quanto accadde è “un affronto alle vittime e un danno alla coscienza” dell’Italia. Così ieri Sergio Mattarella nella commemorazione al Quirinale delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano e giuliano-dalmata: i quasi ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle fenditure carsiche dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della Seconda guerra mondiale.
DA FIRENZE. Arriva però una notizia altrettanto dolorosa: la targa in memoria delle vittime delle Foibe, nella piazza dedicata ai martiri dell’Istria e della Venezia Giulia, vicino alla Fortezza da Basso, è stata vandalizzata. La targa era stata ripristinata pochi giorni fa dopo un precedente vandalismo. Ci sono indagini della polizia e della Digos per risalire ai colpevoli. Sono state acquisite immagini dalle telecamere pubbliche.