Apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale, minacce e vilipendio delle forze armate: una maxi inchiesta è scattata a Ferrara e vede indagati per ora 24 giovani quasi tutti ferraresi, la maggior parte proveniente da famiglie benestanti. Ci sarebbe anche un operaio 62enne di Bologna e tre giovani provenienti da Bentivoglio, sempre nel Bolognese. L’operazione “Bravi Ragazzi” della polizia, delle Digos di Ferrara, Ravenna e Bologna, coordinata dalla direzione centrale di prevenzione, è ancora in corso. Sarebbe stato sequestrato, secondo le prime informazioni, anche materiale informatico oggetto in queste ore di analisi da parte della polizia postale.
IL VIDEO DELLA QUESTURA DI FERRARA DA ESTENSE.COM
Tutto sarebbe partito da una cena natalizia in un ristorante nel ghetto ebraico, la Fraschetta in via Carlo Mayr, durante la quale si sarebbe inneggiato a Hitler e Mussolini e con minacce rivolte ad alcuni clienti che avevano protestato e che chiedevano di interrompere i cori.
Un nutrito gruppo di persone si sarebbe ritrovato nel locale in centro storico, distribuendo volantini inneggianti a Mussolini e a Hitler, minacciando alcuni clienti che avevano chiesto di fermare i cori inneggianti al fascismo e al nazismo. Una ragazza sarebbe stata minacciata di morte con un coltello alla gola, mentre frasi minacciose venivano indirizzate alle le forze di polizia con cori che facevao riferimento alla strage di Nassiirya (morirono 19 italiani tra militari, carabinieri e civili) e all’uccisione del poliziotto Filippo Raciti avvnuta nel 2007 durante gli scontri nel derby di calcio Catania-Palermo. Gli indagati sono tutti di Ferrara, tra i venti e trent’anni, apparsi , secondo le prime testimonianze, per nulla preoccupati dell’arrivo degli agenti e delle conseguenze del loro comportamento. Trovati anche dei volantini con offese verso Anna Frank e Fiona May.
Dalle indagini si è accertato che i 24 “bravi ragazzi” si sono presentati in uniforme arancione in un locale nel quartiere ebraico a Ferrara, il 20 dicembre, distribuendo volantini inneggianti a Benito Mussolini, Adolf Hitler e alla strage di Nassiriya, e con offese verso Anna Frank, Fiona May e Filippo Raciti. Il nutrito gruppo neonazista avrebbe anche minacciato di morte alcuni clienti che tentavano di interrompere i ripetuti cori razzisti filo nazisti e di plauso per la morte di appartenenti alle forze dell’ordine («Ti taglio la gola», avrebbe detto uno di loro a una ragazza). Dei 24 indagati solo uno risulta irreperibile: la polizia è risaltita alla sua famiglia che risiede a Schio, in provincia di Vicenza.
Sconvolto il presidente della comunità ebraica di Ferrara, Fortunato Arbib:” Nella nostra città non era mai avvenuta una cosa del genere. Mi chiedo se ci sia un sommerso diu cui non abbiamo mai avuto notizie. E’ un caso isolato o siamo in presenza di un gruppo organizzato”. E’ quello che cercheranno di stabilire gli inquirenti. Il sindaco Alan Fabbri: “Ci unimo nella condanna di ogni atto di intolleranza e violenza”.