venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

TRUMP / Fischi e applausi al lancio delle sue sneaker da 370 euro

Alte in un lamé dorato con la bandiera americana sul retro sopra la sua iniziale T. Sono le sneaker (le scarpe da ginnastica di un tempo) lanciate da Donald Trump, vendute a 399 dollari e già andate esaurite sui siti commerciali. Il tycoon le ha presentate al raduno ‘sneaker con’ , che si viene considerato il “più grande spettacolo di scarpe da ginnastica sulla terra”, ospitato al Philadelphia Convention Center. Trump è stato accolto da fischi e da applausi.

L’accoglienza non è stata delle più calorose. I detrattori di Trump ne hanno accompagnato l’ingresso con fischi. Ma c’erano anche i suoi sostenitori, coloro che lo vorrebbero rivedere alla Casa Bianca, che lo hanno applaudito alzando cartelli con scritto “Sneakerheads love Trump”.

Il modello non è certo dei più sobri, anzi fa a pugni con la classe delle calzature made in Italy : sono di un orribile colore oro lucido e presentano un dettaglio della bandiera americana e l’iniziale T, con suola rossa e bianca. Vengono vendute come “Never Surrender High-Tops” per 399 dollari (370 euro) su un nuovo sito web che vende anche altre scarpe a marchio Trump, nonché profumi col suo nome.

I prodotti si trovano su un nuovo sito web che vende anche colonia e profumo firmati dal tycoon a 99 dollari a bottiglia. Il website afferma di non avere alcun collegamento con la campagna dell’ex presidente, anche se lo staff del frontrunner repubblicano per la Casa Bianca ne ha promosso la comparsa sui post online.

Il sito afferma di essere gestito da Cic Ventures, una società che Trump ha dichiarato di possedere nella sua dichiarazione finanziaria del 2023.

Una società dal nome simile, Cic Digital, possiede invece figurine collezionabili che ritraggono Trump in una serie di immagini in stile cartone animato, tra cui un astronauta, un cowboy e un supereroe.

Il lancio arriva dopo la sentenza nel processo civile di New York in cui è stato condannato a pagare 355 milioni di dollari per frode fiscale, per aver gonfiato il valore degli asset e ottenere migliori condizioni da banche e assicurazioni.

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