Veronica Lario parla per la prima volta dalla separazione da Berlusconi: “Non sono ricattabile”. L’ex First Lady confessa di non aver segreti sul Cavaliere e che in passato è stata trattata da “velina ingrata”, “ho subìto cattiverie, è difficile combattere contro potere e stampa”. “Momenti non tutti belli, sono stata molto vicina ai miei figli”
Un’ospite d’eccezione, e a sorpresa, per la terza puntata di A cena da Maria Latella: Veronica Lario partecipa al dinner talk di SkyTg24, in onda tutti i venerdì sera, in cui gli ospiti conversano e si raccontano davanti a portate di buon cibo intervallate da calici di vino, in un clima conviviale e intimo (che, magari, facilita le confidenze).
La puntata andrà in onda oggi, 1 marzo, alle 21, è infatti un vero inedito: per la prima volta, l’ex signora Berlusconi si lascia intervistare in un colloquio a tutto campo, dal matrimonio con il Cavaliere alle vicende successive alla separazione, avviata nel 2009. Per Lario, oltretutto, è una prima assoluta: l’ex First Lady parla al pubblico per la prima volta da quando decise di lasciare Berlusconi. Onore a Maria Latella, cui spetta il primato di questo “colpo” giornalistico.
Dalle prime anticipazioni, emerge che Veronica Lario ha vissuto momenti “non tutti belli”, in cui è stata “molto vicina ai figli”, “è stato tutto un susseguirsi di vicende familiari”, ha confidato alla giornalista di SkyTg24. “Questi anni sono stati un’altalena di momenti in cui c’era modo di ricongiungermi con la mia famiglia, ed altri momenti in cui queste speranze le perdevo” ha aggiunto Lario. Chiarendo che “la mia famiglia e i miei figli sono stati molto vicini”, l’ex signora Berlusconi ha però specificato che “la parte peggiore è stato non poter partecipare alle loro lauree, perchè in due eravamo troppi
A una cosa, Veronica Lario, tiene particolarmente: “Non penso di essere ricattabile, non ho nessun segreto sulla vita di Berlusconi. Posso dire quello che penso, indipendentemente dal mio passato” conferma l’ex consorte del presidente del Consiglio più a lungo in carica nella storia della Repubblica italiana, confermando, del resto, quella libertà di giudizio che ha sempre rivendicato con fierezza.
“Io ho una finestra ideale e quando la apro, la mattina, vedo il futuro; poi ne ho una alle mie spalle che apro poco, guardo sempre quella che mi fa vedere il futuro” spiega metaforicamente su cosa non rifarebbe. Su quanto la possa spaventare, per il futuro dei suoi dieci nipoti, Lario risponde: “Mi spaventano le guerre perché io sono nata dieci anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, per cui tanti racconti della mia famiglia, vissuta vicino a Marzabotto, li ho sempre ascoltati e vissuti in modo drammatico; ma la guerra è un discorso a parte. Io penso che i giovani abbiano un futuro e in questo futuro ci sono dimensioni nuove, come il metaverso, per cui penso molto positivo”.
Quando si passa alle domande più “scomode”, la madre di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi non si sottrae: “Se sono miliardaria, come si dice? Nulla di tutto questo. C’è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto e che ho rispettato. Oggi sono una persona normale, un’imprenditrice. Finito questo momento molto complesso, mi sono chiesta come ricominciare, per la mia vita e per delle scelte personali. Pesavo che per me non ci fosse più nulla, mi era stato negato tutto. Ho pensato Forse ha vinto il potere, ma poi ci ho provato”.
Poi, Lario rincara: “Sono passata dall’essere definita velina ingrata alla sentenza di Milano, che ha negato i miei diritti. È stato un salto lungo dieci anni, in cui mi sono sentita un po’ vessata. Quando leggevo cattiverie su di me, subivo. È difficile combattere contro il potere e la stampa, soprattutto quando sono legate. Ho imparato fin dall’inizio a fare un passo indietro” ha concluso.
Dimenticando per un attimo di proiettarsi sul futuro, la finestra cui preferisce affacciarsi, Veronica Lario, restando sugli anni trascorsi dalla separazione, spiega anche che “inizialmente mi sono dedicata alla mia grande passione, che erano i cavalli. Una passione che non avevo mai pensato di coltivare. Dopo la separazione, ho iniziato a montare a cavallo. A 55 anni, quando uno smette, io ho iniziato. Mi è servito molto, ho usato molto dell’ippoterapia che mi ha aiutato tanto in questi anni di momenti difficili, nei quali era meglio chiudersi che aprirsi”. L’ex signora di Arcore dice anche di aver iniziato a praticare l’equitazione “per seguire i mie nipoti, ma poi tutti hanno smesso ed io ho continuato”.