lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

RUSSIA / Putin rieletto presidente, ma fallisce l’obiettivo del 100% dei voti

Il risultato dei primi exit poll danno a Vladimir Putin una percentuale dell’87,35 per cento dei voti, praticamente quasi tutto l’elettorato, che lo confermano per la quinta volta presidente della Russia. Massiccia l’affluenza alle urne, 73 per cento, mentre la protesta di mezzogiorno, lanciata dagli oppositori, ha causato ben 70 arresti da parte delle autorità.
La vedova di Alexei Navalny, il principale oppositore di Putin morto mentre si trovava agli arresti in una colonia penale dell’Artico, ha votato a Berlino: “Sulla scheda ho scritto il nome di mio marito”. Per il presidente ucraina, Zelensky: .”Putin vuole governare per sempre”, mentre nel frattempo l’Ucraina ha lanciato droni sul territorio russo.

Putin all’87,35% dei voti è un record. La percentuale, sulla base di conteggi ancora parziali, è stata comunicata in serata dalla Commissione elettorale centrale.

I dati, dopo lo scrutinio del 24,4 per cento delle schede, sono stati rilanciati dall’agenzia di stampa Novosti e da altri media di Mosca. Secondo, con ampio distacco, Nikolaj Kharitonov, che avrebbe raccolto finora il 3,8 per cento dei consensi. Novosti ha sottolineato che “il risultato ottenuto da Putin da è da record nella storia della Russia contemporanea”. Nel 2018 il presidente era stato eletto con il 76,69 per cento dei voti, nel 2012 con il 63,6.

A Milano, al consolato russo, lunga coda dei residenti in Italia con diritto di voto. Tra le persone presenti in strada c’è chi sosteneva Putin e chi si dichiarava apertamente ostile al presidente.  Diversi i battibecchi, soprattutto intorno alle 12, orario in cui è stata convocata la protesta pacifica “Mezzogiorno contro Putin” nel nome del dissidente Aleksej Navaly.

Una giovane donna si è presentata con un cartello con la scritta ‘Ucciso dal regime di Putin’ e la foto di Navalny al centro. “Sono contro Putin e sono qui per Navalny. Non voglio più vedere un assassino al potere” ha detto un’altra ragazza con in mano un cartello con la scritta in inglese ‘Putin deve essere punito. È un assassino. Libertà per tutti i prigionieri politici’.

“Sono qui anche per vedere le persone come me. Siamo più dei putinisti. Loro sono tanti, ma noi di più” ha aggiunto. “Putin è un assassino” ha convenuto un altro gruppo di donne, che ha anche improvvisato cori estemporanei conto Putin. Dall’altra parte c’è stato anche un coro che ha apertamente inneggiato a Putin.

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