A Pasqua arrivano puntuali gli aumenti dei prezzi e delle tariffe per le famiglie italiane. La consueta indagine di Assoutenti fotografa un consistente aumento dei prezzi, dagli alimentari ai viaggi. Per il cibo un +4%, per gli hotel un +6,9% e per i biglietti aerei una stangata del +13%. A parità di consumi, la maggiore spesa calcolata dall’Associazione Nazionale degli Utenti Servizi Pubblici è di qwuasi 1 miliardo di euro
Nonostante l’assestamento dell’inflazione allo 0,8% nell’ultimo mese, alcune voci di spesa che interesseranno la Pasqua risultano in forte aumento – spiega Assoutenti – Ad esempio i prezzi degli alimentari crescono in media del 4% su base annua, con picchi del 46,2% per l’olio d’oliva, dell’11,1% per la frutta fresca e del 14,9% per le patate. Un trend al rialzo che interessa anche alcuni prodotti enogastronomici tipici della Pasqua, come la carne ovina, caprina o i salumi, che salgono del +3,8% su anno.
Brutte notizie anche per chi si mette in viaggio per tornare in famiglia durante le festività o per concedersi qualche giorno di vacanza: le tariffe dei treni sono aumentate nell’ultimo mese del 5,9% su base annua, mentre per un biglietto aereo per destinazioni nazionali la spesa sale in media del 13,1%, +5,7% se si sceglie una meta europea; +8,7% i listini dei pacchetti vacanza tutto compreso.
Sarà più costoso anche dormire fuori casa: le tariffe di alberghi e motel crescono infatti al ritmo del +6,9%, addirittura del +9,1% quelle delle altre strutture ricettive (b&b, case vacanza, appartamenti, ecc.). Per cenare al ristorante la spesa media risulta oggi più cara del 3,9% rispetto lo scorso anno, e anche per visitare musei e monumenti storici si spende il 3,9% in più.
A parità di consumi rispetto al 2023, la spesa per imbandire le tavole raggiungerà quest’anno i 2,2 miliardi di euro, mentre si spenderanno 430 milioni di euro per il pranzo di Pasqua al ristorante. La vera mazzata, però, sarà quella su viaggi e spostamenti, con un aggravio di spesa stimato in +700 milioni di euro rispetto allo scorso anno.
“A conti fatti la Pasqua 2024 rischia di costare quasi 1 miliardo di euro in più agli italiani, circa 36 euro in più a famiglia spalmando i dati sull’intera popolazione residente – commenta il presidente Gabriele Melluso – Il nostro timore è che i prezzi dei beni alimentari tipici delle feste e le tariffe in ambito di trasporti e turismo possano subire un ulteriore scossone al rialzo nelle prossime settimane, con l’avvicinarsi della festività e per effetto della maggiore domanda da parte dei consumatori, aumenti che renderebbero la Pasqua degli italiani ancora più amara. Per questo ribadiamo la necessità di istituire Osservatori territoriali antinflazione in tutte le Prefetture”.
Alimentari: spesa 2023 2 miliardi; previsione 2024 2,2 miliardi:+200 milioni.
Ristoranti: da 400 milioni di euro a 430 milioni: +30 milioni.
Viaggi: da 6,1 miliardi di euro a 6,8 miliardi: +700 milioni
Spesa totale: da 8,5 miliardi di euro a 9,43 miliardi: +930 milioni
Aumenti nell’ultimo mese
Alimentari: – carne ovina e caprina 3,8% – salumi 3,8% – olio di oliva 46,2% – frutta fresca 11,1% – vegetali freschi 4,2% – patate 14,9% – bevande gassate 6,3% – acque minerali 4,4%.
Trasporti: – trasporto ferroviario passeggeri 5,9% – voli nazionali 13,1% – voli europei 5,7% – pacchetti vacanza nazionali 8,7%.
Viaggi: – alberghi e motel 6,9% – servizi di alloggio in altre strutture 9,1% – musei, monumenti storici 3,9% – ristoranti 3,9% – bar 3,3%