Si avvicinano le elezioni e, con puntualità svizzera, è scattata, anche dove meno te l’aspetti, l’operazione “penultimi contro ultimi”, ovvero le responsabilità sono sempre di chi sta sotto di noi, per censo e per reddito. E quindi si finirà per l’odiarli.
Nel Paese con i più alti indici di corruzione (i protagonisti di questo fenomeno sono coloro che hanno voluto e ottenuto ad esempio l’abolizione dell’odioso reato dell’abuso d’ufficio), con quattro regioni in mano alla criminalità del pizzo e delle estorsioni; con tangenti che vanno via come il pane; con furti legalizzati che tracimano dalle pagine dei giornali e dei siti; con scandalosi privilegi familistici e con un ricambio generazionale e di classi dirigenti affidato al nepotismo più sfacciato, ecco spuntare – in un ambiente dell’università di Ferrara – un cartello che ci fa sapere chi è che ruba nel nostro Paese e che in questo modo vuole proteggere i nostri beni mettendoci sul chi va là.
E’ stato affisso in un dipartimento universitario. – Leggete qui sopra l’AVVISO IMPORTANTE. Ergo, a Ferrara, come in qualsiasi altra parte d’Italia, chi ruba è soltanto lo zingaro che prima fa un’accurata ispezione del posto dove colpire. E gli altri? I ladri raffinati e i furbi ben vestiti e con auto rombanti, ammirati e invidiati, che se ne stanno sempre nel sottobosco? Pensate un po’, alcuni tocca sopportarli in tv tra gli applausi a comando del pubblico. In genere sono defilati, nessuno riuscirà mai a cogliere un loro particolare interesse per i pc e gli effetti personali degli studenti.
Non si fanno notare negli atri dei dipartimenti universitari perché frequentano altri ambienti, dove il bottino, spesso immateriale, è cento-mille volte maggiore di un pc. Però rubano, oh se rubano, a man bassa, a tal punto che l’Italia ha il fiato corto e le casse vuote nello stare appresso a certa gente che da decenni spolpa una ricchezza accumulata grazie al lavoro delle persone perbene.
E se a rubare pc ed effetti personali fossero ladri bianchi, ariani, teppisti o bulletti italiani da cinque-sei generazioni? Ma no… che cosa ci viene in mente? Per l’estensore dell’avviso importante questi sono gli insospettabili.
Da Ferrara l’operazione penultimi contro ultimi è partita dal luogo del sapere e della conoscenza, senza scomodare tolleranza e cultura (o quanto è noiosa questa parola…) che dovrebbero animare chi vi lavora e chi ha la missione (e lo stipendio) di insegnare qualcosa di positivo e civile a tanti giovani.
Quel cartello non è stato certo ispirato e scritto da un usciere o da un inserviente. Lo ha pensato qualcuno al quale gli zingari stanno proprio sullo stomaco, sono loro, infatti, la causa di tutti i mali, della frustrazione e degli attacchi di ulcera. Ah, moglie mia, se non ci fossero ‘sti zingari staremmo tutti meglio…
Ma non bastava scrivere più semplicemente “abbiamo notato persone sospette”? No, altrimenti dove la mettiamo la propaganda e il pregiudizio contro gli ultimi? La gente deve sapere che solo gli zingari rubano e che solo gli immigrati violentano le nostre donne e ci rubano il lavoro… A giugno si vota.