La Buona domenica di festa per i ferraresi arriva dal parco Massari. E’ la domenica della Palme, la giornata è primaverile, si risvegliano i sensi stimolati dal verde e dalla natura che infondono sensazioni di benessere.
Vi si può accedere a piedi o in bicicletta, almeno fino a oggi, quando nel parco sostano in beata tranquillità anche le auto. Altro che doppia fila, qui siamo arrivati al disprezzo totale di un giardino vanto della città di Ferrara.
“Se avete problemi di parcheggio, qua c’è ancora un sacco di spazio, tolto il castello delle principesse e l’aereo volante. Consigliatissimo” ironizza al riguardo Claudia Zamorani, portavoce del Gruppo Finalmte 2024 – Ferrara che mostra anche due foto.
BREVE STORIA. Il Parco Massari. per i pochi che non lo conoscono o che non l’abbiano frequentato, ha una superficie di circa 4 ettari ed è in una posizione centrale, dentro le Mura. Progettato nel 1780 dall’architetto ferrarese Luigi Bertelli per il marchese Camillo Bevilacqua, questo importante giardino era ricordato per le numerose sculture che lo adornavano e per la grande varietà di agrumi e piante da fiore che ne profumavano i magnifici percorsi.
Verso la metà del XIX secolo i conti Massari acquisirono il palazzo modificando tutto il complesso come un parco all’inglese. Il disegno delle aiuole è quello ottocentesco e molti alberi sono più che secolari: oltre ai due Cedri del Libano (foto) all’ingresso (uno è malato e ha bisogno di cure), ci sono alcuni tassi, un imponente ginkgo e la gigantesca farnia presso l’ingresso di Corso Ercole I d’Este. Dal 1936 è proprietà del Comune di Ferrara, che lo ha adibito a parco pubblico. Ma da oggi è anche, per chi non trova un posto auto in centro, un comodo parcheggio, perdippiù all’ombra di alberi secolari. Parco o Ferrara parking?