FERRARA – Diecimila messaggi in un mese alla sua allieva di appena 13 anni. E’ quanto ha scoperto il consulente della Procura della Repubblica nel telefonino dell’insegnante 50enne di una scuola media di Ferrara indagato per adescamento di minorenne.
La vicenda ha avuto inizio nell’aula dove il docente insegnava con contatti online prima limitati a “buongiorno” e “buonasera” poi divenuti piu insistenti ed espliciti, per culminare in effusioni virtuali. Sono state trovate anche telefonate e videochiamate tra i due, una addirittura della durata di quasi due ore. Il professore si dichiara innocente e respinge tutte le accuse.
Il 50enne è accusato, come riporta Il Resto del Carlino, giornale che per primo ha dato la notizia, “di aver approfittato del ruolo di professore attraverso una condotta “complessiva improntata a condizionare la volontà della minore affidata alla sua cura e istruzione”. Secondo le accuse, l’uomo avrebbe indotto la 13enne a compiere atti di natura sessuale prospettandole, di persona o tramite sms, le sue fantasie erotiche”.
La famiglia della studentessa ha chiesto che l’insegnante venga espulso dalla scuola e dall’insegnamento.