Il luogo della novità è il mercato coperto. Lo esploro con mia figlia G, che non sa chi era il teologo del medioevo, ma che sa usare abilmente il rasoio.
di Sara Di Antonio
Il rasoio di Occam è anche definito il “principio della parsimonia”: il teologo suggerisce che, a parità di tutte le altre condizioni, occorra sempre preferire la spiegazione più semplice. ù
Non avevamo finora esplorato il mercato coperto non per snobismo, ma per un’agenda intricata che non ci permette di girare per la città quanto vorremmo: ma oramai è passata una settimana, e mi infilo con G. svelta verso il luogo della novità.
Lei è più veloce di me, anche nelle occhiate ai negozi, mentre io vorrei essere più attenta e precisa, e non ho un rasoio di Occam a portata di mano. “Guarda” mi dice, e mi indica il negozio di caramelle. Le rispondo che si trova in stazione a Bologna, ma lei puntuta mi ricorda che non abitiamo a Bologna, nonostante la si conosca più che bene e ci si vada molto spesso.
Commenta con entusiasmo la pasticceria di I.M., cerco di farle ricordare che andammo a Milano, vicino al Duomo, nel vero negozio del maestro, ma apprendo che anche la città meneghina sembri lontana.
Annuisce convinta di fronte alle insegne colorate, le riconosce tutte, mi redarguisce pronta per le mie alzate di sopracciglio e conclude cisposa: “Finalmente un posto per noi giovani! Di vecchi ce ne sono già abbastanza in centro storico e di loro non mi interessa nulla”.
Il rasoio di Occam è sferzante, sento già il mio orecchio sanguinare, la semplicità del ragionamento è lapalissiana oltre che filosoficamente perfetta: viene usato il tutto e il nulla, l’odio e l’amore, il disprezzo bieco o l’adorazione, come accade nei romanzi o tra gli adolescenti. Io non ricordo nulla di sentimenti così diretti, se non il mio disperato amore per lei, che mi fa affannosamente raggiungere l’uscita ansimando dietro il suo passo cavallino.
A causa del principio della parsimonia, tiro fuori il mio cellulare cinese di poco prezzo e provo a inquadrare la struttura, cercando di coglierne l’essenza, che non trovo.
“E ora non vorrai mica fare una foto!” sento esclamare da lontano la ragazza dalle unghie dipinte e dalla pancia scoperta che effettivamente sì, è mia figlia; e anche se non conosce Occam, ne usa abilmente il rasoio.