Una scena di violenza brutale, consumata nel cortile dell’Istituto Compagnoni di Lugo, in provincia di Ravenna, ha scosso la comunità scolastica e l’opinione pubblica. Sabato pomeriggio, un ragazzo di 16 anni è stato aggredito da un branco di almeno quindici coetanei, in un pestaggio feroce documentato da un video diffuso sui social.
“Ammazzatelo”, c’è chi grida anche questo mentre la violenza del branco si abbatte su un ragazzo di 16 anni. Afferrato, strattonato, il cappuccio del giubbotto stretto attorno alla testa, cosi che non possa vedere chi gli sta sferrando calci e pugni.
Colpi forti, che fanno male. Lui, la vittima, cerca di proteggersi come può, ma sono troppi ad aggredirlo. Almeno una quindicina, ma forse di più. C’è chi picchia e chi riprende con il cellulare, il video girerà poi sulle chat. Una trentina di secondi di pura violenza, che si ferma solo per l’intervento di chi non ci sta e dice basta, due ragazzi più grandi. Succede sabato pomeriggio nel cortile dell’istituto Compagnoni, il polo tecnico-professionale di Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna. (Le foto sono di repertorio)
Un prestito di appena 5 euro, sarebbe stata questa la miccia della lite che ha coinvolto prima due studenti, poi gli altri. Chi non riesce a scappare finisce in presidenza, il ragazzo aggredito al pronto soccorso con il naso rotto e un occhio nero. Prognosi di 25 giorni.
Su Facebook, sotto a un post con cui la sindaca di Lugo, Elena Zannoni, condanna l’accaduto, scoppia la protesta di alcuni genitori. Raccontano di una quotidianità difficile in quella grande scuola, 1.800 studenti. Ripetuti atti vandalici, l’allarme antincedio fatto scattare più volte al giorno per interrompere le lezioni, gesti di prepotenza di un gruppo di ragazzi verso gli altri compagni.