Sabato 1° giugno, chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia a piazza del Popolo a Roma. La manifestazione è appena finita. Manolo Lanaro, giornalista del Fatto Quotidiano, vede Antonio Angelucci, deputato della Lega, fondatore del Gruppo di cliniche e giornali (Libero, Il Tempo, Il Giornale) che si allontana con la figlia e una guardia del corpo.
Ecco la breve intervista con turpiloquio a un parlamentare della Repubblica, re della sanità privata e proprietario di vari giornali di Destra.
“Onorevole lei è Mister Assenza in Parlamento – gli chiede con telecamera e microfono- ma quando c’è la Meloni c’è sempre…”.
“Ma vattene affanculo”, risponde Angelucci camminando.
“E’ la verità”, dice Lanaro.
“Non te lo dico più, hai capito bene?”, dice Angelucci, puntando il dito verso il cronista.
Lanaro: “Non è il suo partito, è curioso che lei stia qua…”.
Angelucci: “Ma fatti i cazzi tua! Ma vai a lavorare!”
Lanaro: “L’acquisto dell’Agi è ancora nei suoi piani?”.
Angelucci: “Non ho sentito. Ho l’ernia del disco”.
Lanaro: “Lei è della Lega, viene alla manifestazione di chiusura di Fratelli d’Italia, è curioso…”.
Interviene la figlia di Angelucci: “A sentire. Qual è il problema?”.
Interviene la guardia del corpo: “Fate i bravi, non mi costringete a buttarvi per terra. Non vuole essere disturbato”.