lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

IL GRANDE GELO / Il freddo della Russia invade l’Italia: come difendersi

ll freddo polare, che sta imperversando sul centro Europa, lambisce il nord Italia portando abbondanti nevicate sulle Alpi, nelle prossime ore una tregua che porterà il sole ma nel weekend occhio alla perturbazione che viene dalla Russia. Sono le previsioni sulla penisola di varie agenzie delle previsioni del tempo, tra cui Meteo.it, che “legge” un meteo che comincia ad andare di gran carriera verso temperature polari tra giovedì e venerdì di questa settimana: “Valori termici record che non si registrano da anni”.

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Dal weekend una nuova ondata di freddo dalla Russia – qualcuno parla di freddo siberiano, il che è tutto dire – comincerà ad affluire verso l’Italia e sabato torneranno le nevicate a quote collinari e maltempo dal nord verso il centro. “Per domenica sono previste forti gelate al mattino ma con cieli più sereni in un contesto rigido”, continua l’analisi. Per “Sant’Ambrogio” i modelli meteo intravedono, infine, la possibilità di una discesa di aria artica che punta dritto al cuore dell’Italia con valori termici record che non si registrano da anni.

In dettaglio. Oggi, giovedì 30. Al nord: piogge diffuse, neve al primo mattino fin quasi in pianura al nordovest. Al centro: maltempo specie sulle tirreniche. Al sud: peggiora in Campania.

Domani, venerdì 1° dicembre. Al nord: neve forte in montagna, piogge diffuse in pianura. Al centro: rovesci sull’alta Toscana, venti fortissimi da sud. Al sud: bel tempo, ma molto ventoso.  Tendenza: sabato, veloce maltempo al nord poi verso il Centro, Domenica piuttosto fredda.

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La coda lunga dell’estate e di un autunno dalle temperature gentili stanno quindi per lasciare il posto all’irruzione fredda della stagione: attesa nel fine settimana la ‘sciabolata artica di Attila’, un’ondata di freddo che sorprenderà sia per le basse temperature sia per la sua durata. I principali centri di calcolo prevedono un lungo periodo gelido, almeno fino al ponte dell’Immacolata.

Piogge e temporali sparsi in diverse Regioni del Sud Italia sono stati l’antipasto del freddo intenso che interesserà la Penisola a partire da sabato. I venti da forti a burrasca hanno interessato Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con mareggiate annunciate lungo le coste esposte. Al momento il ciclone che ha raggiunto il Mare di Sicilia provocherà un’intensa fase di maltempo sulle coste meridionali e ioniche dell’isola e sulla Calabria ionica.

L’aria artica inizierà a muoversi nella serata di venerdì 24 sul Mar Mediterraneo. Il suo ingresso via via più marcato potrà favorire, nella prima parte di sabato, improvvisi annuvolamenti dal basso Veneto alla Romagna anche con locali precipitazioni, nevose a quote collinari. Ma saranno le regioni di Lazio e Abruzzo a risentire di un maggior peggioramento del tempo con rovesci a tratti intensi e nevicate sugli Appennini anche sotto i 1500-1600 metri. La giornata di domenica vedrà un soleggiamento prevalente salvo veloci rovesci in Puglia e sul basso Tirreno, ma soffieranno i venti artici che faranno abbassare notevolmente le temperature.

Le temperature subiranno un autentico crollo, anche di 12 gradi. Se durante le giornate i valori non supereranno i 7-12 gradi su tante città italiane, di notte la temperatura scenderà sottozero su gran parte della Pianura Padana, ma anche a Roma e Firenze.

La sciabolata artica di Attila non durerà poco, infatti anche per la prossima settimana ci saranno altri impulsi gelidi dal Polo Nord che continueranno a mantenere le temperature sotto la media del periodo ancora per numerosi giorni con precipitazioni, in tal caso nevose a quote basse.

FREDDO GIA’ DA UNA SETTIMANA

Il passaggio in questo week-end di un nucleo molto freddo in arrivo dalla Scandinavia ha aperto le porte al generale inverno su mezza Europa con la prima incursione artica che ha raggiunto anche l’Italia. Ma secondo il meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo “ci saranno altre occasioni invernali in Europa durante il corso della nuova settimana per via dell’anticiclone che sposterà i suoi massimi dall’Atlantico alla Groenlandia: altre due perturbazioni raggiungeranno l’Italia portando piogge e neve sui rilievi, localmente a bassa quota, venti tesi e temperature sotto le medie”. Il miglioramento che si concretizzerà domenica sull’Italia sarà temporaneo.

“Tra lunedì e martedì una nuova perturbazione colpirà gran parte d’Italia ma in particolare il Centro Sud e il Nord Est con piogge e qualche temporale- proseguono da 3bmeteo- La neve cadrà sull’Appennino sopra i 1200-1500m, fin verso i 500-700m sulle Alpi orientali. Questa perturbazione sarà anche piuttosto veloce ed associata a venti tesi da Ponente e Maestrale al Centro Sud dove i mari risulteranno molto mossi o agitati. Le correnti occidentali trasporteranno aria un po’ più mite e le temperature subiranno un aumento. Tra giovedì e venerdì, dopo una breve tregua, arriverà una nuova perturbazione più corposa che colpirà questa volta il Centro Nord con precipitazioni diffuse. L’arrivo di aria più fredda sulle regioni settentrionali favorirà un abbassamento della quota neve con questa che cadrà fino a quote molto basse al Nord Ovest, a tratti in pianura sul basso Piemonte (da confermare). Al Sud invece è atteso un rialzo delle temperature”.

SETTE CONSIGLI CONTRO IL FREDDO di Romina Rossi, naturopata

(Chi è. Romina Rossi, giornalista, ha acquisito la certificazione della Scuola Italiana di Naturopatia dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino. Si occupa di salute e benessere a trecentosessanta gradi, diffondendo informazioni sulla prevenzione per un corretto ed equilibrato stile di vita. È esperta di Aromaterapia, Floriterapia e di Medicine non convenzionali, soprattutto Medicina Tradizionale Cinese, Ayurveda e Medicina Mediterranea. Segue periodicamente i corsi sui Fiori di Bach al Bach Centre in Inghilterra e di Fiori australiani, e nel tempo libero si perde nella natura alla ricerca di piante e fiori, autoproducendosi i rimedi floreali)

— A parte la percezione personale, ci possono essere diversi fattori che contribuiscono a farci diventare più sensibili alle basse temperature:

  • Costituzione: secondo la medicina cinese, così come quella Ayurvedica e ippocratica, ogni persona ha una propria costituzione energetica che influenza il temperamento ma anche il livello di energia, il metabolismo, oltre ad aspetti psichici ed emozionali. A seconda dell’elemento predominante, le costituzioni possono essere calde (in medicina cinese sono quelle che appartengono alla loggia Fuoco e Legno) e fredde (di cui fanno parte le persone che rientrano nella loggia Acqua, Terra e Metallo). Queste ultime hanno la tendenza a stare meglio al caldo (secco) piuttosto che al freddo-umido invernale;
  • Disfunzioni della tiroide e ormonali: le persone che soffrono di ipotirodismo hanno una maggiore predisposizione al freddo, poiché le funzioni metaboliche sono rallentate, per cui è più facile che soffrano di stanchezza costante, freddo e affaticamento;
  • Problemi di digestione: anche una digestione difficile con transito intestinale rallentato contribuisce ad aumentare la sensazione di freddo, soprattutto se si soffre di congestione e infiammazione intestinale (come nel caso della colite). Queste condizioni non fanno che convogliare maggiori quantità di flusso sanguigno nell’intestino, al fine di aiutare gli organi in difficoltà, lasciando “scoperte” le parti in periferia come mani e piedi, che tendono a diventare fredde;
  • Problemi di circolazione: chi soffre di difficoltà circolatoria ha spesso mani e piedi freddi anche in estate, perché il sangue circola con difficoltà nei distretti periferici;
  • Anemia: la carenza di globuli rossi nel sangue può contribuire ad aumentare la sensazione di freddo;
  • Stress: nemmeno lo stress aiuta a superare i mesi invernali senza disagio, soprattutto quando diventa cronico. Tale condizione, infatti, provoca una produzione costante di adrenalina e cortisolo, due ormoni che non fanno che aumentare la vasocostrizione, impedendo al sangue di fluire liberamente in tutti i distretti corporei,
  • Carenze vitaminiche: quando l’intestino non è in grado di assorbire correttamente le vitamine e i nutrienti, l’organismo va incontro a malassorbimento con la conseguenza che siamo più propensi a soffrire il freddo,
  • Uso di alcol e fumo: sul momento non fanno che aumentare la sensazione di calore, perché producono vasodilatazione, ma è una sensazione che dura molto poco e, anzi, passato l’effetto si sente più freddo di prima.

Combattere il freddo eccessivo non è impossibile, ci sono delle strategie e delle accortezze che si possono mettere in atto che aiutano a gestire meglio le basse temperature. Vediamo i più efficaci.

L’alimentazione. Un grande alleato per scaldare l’organismo in questi mesi è l’alimentazione: per la medicina cinese ci sono alimenti che hanno un’energia yang, quindi riscaldante e altri energia yin, raffreddante.

Fra quelli che riescono ad avere un’azione riscaldante troviamo le spezie, ma attenzione, perché non tutte vanno bene. Quelle indicate in inverno sono: la cannella, i chiodi di garofano, lo zenzero, il timo, il cumino e il pepe (da usare però con moderazione). La frutta secca e la frutta a guscio hanno effetto scaldante: la si può mangiare ad esempio come spuntino, per contribuire a scaldare l’organismo.

Da evitare invece il peperoncino, che al contrario di quanto si crede, ha un effetto raffreddante: convoglia infatti calore, per poi disperderlo molto rapidamente e raffreddare. Non a caso viene usato nei paesi caldi. Sarebbe inoltre opportuno non mangiare cibi freddi di frigo, così come sono da evitare i cibi che tendono a raffreddare come i latticini (solo i formaggi stagionati sono riscaldanti), gli agrumi, i prodotti farinacei. Anche uso di sale e caffè sono da limitare.

I metodi di cottura sono nostri alleati in inverno: cotture prolungate al forno, alla brace e in padella portano calore al cibo e quindi all’organismo. Allo stesso modo non si dovrebbero bere bevande fredde, ma calde o al massimo a temperatura ambiente.

Possono andare bene, ad esempio, la rodhiola rosea, l’ashwagandha e anche la maca che non hanno un’azione troppo forte e sono, in genere, ben tollerate, senza creare eccessiva eccitazione come possono fare alcuni adattogeni.

A questo scopo vanno bene il mirtillo nero, la vite rossa e l’ippocastano.

Doccia calda e fredda. Anche se può sembrare un paradosso, fare docce o bagni con acqua troppo calda non aiuta a combattere il freddo.L’ideale sarebbe alternare acqua calda ad acqua fredda che ha anche il vantaggio di agire in maniera benefica sulla circolazione. Inoltre, le docce fredde aiutano a trasformare il grasso bianco, quello dannoso per i nostri organi, in grasso bruno che invece è benefico, usato dal nostro organismo per le proprie funzioni metaboliche e che contribuisce a diminuire la sensazione di freddo.

Attività fisica. Il muscolo aiuta a sentire meno gli sbalzi termici, mentre le persone molto magre e prive di massa muscolare ne soffrono maggiormente. Inoltre l’attività fisica permette anche di migliorare la circolazione e anche di avere una migliore ossigenazione dell’organismo, anche nelle estremità.

L’anemia. Anche ne casi di anemia si può intervenire con un integratore che possa colmare questa carenza e migliorare, di conseguenza, la resistenza alle temperature più basse. Allo stesso tempo è bene controllare i valori della vitamina B12, perché oltre ad essere indispensabile per produrre i globuli rossi e quindi evitare la mancanza di ferro, permette anche di contrastare la sensazione di freddo eccessivo.

Abbigliamento. Può sembrare scontato ma l’abbigliamento adeguato è indispensabile per tenere il corpo al caldo. Se si tende ad avere le estremità fredde può essere utile mettere calzini pesanti oppure doppi e scarpe adeguate. Si può tenere anche il collo al riparo, con una sciarpa o un maglione a collo alto, così da evitare infiltrazioni al resto del corpo.

Il sonno è un alleato. Che il sonno sia importante per la salute ormai è noto: quando è poco o di cattiva qualità contribuisce a creare disturbi di salute più o meno gravi. E sai che può incidere anche creando una maggiore sensazione di freddo? I disturbi del sonno infatti alterano la naturale omeostasi dell’organismo, aumentando i disagi e i malesseri. Se hai problemi legati al sonno, prova ad assumere del magnesio, della passiflora o del tiglio che   aiutano a conciliare il sonno. E non tenere la temperatura troppo alta in camera da letto, di notte, perché non aiuta affatto il buon sonno.

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