giovedì 28 Novembre 2024

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ASSICURAZIONI / Più di 40mila polizze vita dormienti: valgono un miliardo

Ammonta a più di 1 miliardo di euro il credito complessivo delle polizze assicurative dormienti, ovvero non riscosse poiché il beneficiario è deceduto e gli eredi non sono a conoscenza della polizza o per dimenticanza.  Ecco come scoprire se si è tra i beneficiari. Affrettatevi.

L’Ivass, autorità di vigilanza sulle assicurazioni, ha aggiornatola situazione sulle polizze dormienti. Capita molto più spesso di quanto si pensi, infatti, che le polizze assicurative non vengano riscosse, nonostante siano liquidabili. Accade per i motivi più disparati, dall’irreperibilità alla morte dell’assicurato, per esempio se gli eredi non sanno dell’assicurazione o se ne dimenticano.

A giugno 2023 c’erano 110.000 polizze da riscuotere per un ammontare di 5 miliardi di euro, ad oggi 1 miliardo è ancora in attesa, pronto ed erogabile. La cifra potrebbe essere anche più alta, dato che devono ancora essere verificate ben 84.000 polizze per un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro e alcune di queste potrebbero essere riscuotibili.

Restano poi 15.000 polizze in sospensione, dato che non vengono riscosse a causa di qualche intoppo (l’assicurazione non rintraccia i beneficiari oppure mancano dei documenti per completare la pratica). Ebbene, per quanto possa sembrare strano sono davvero molti i soldi “dimenticati” e anzi questo fenomeno è già in miglioramento rispetto a una decina di anni fa.

Scoprire se si è tra i beneficiari di una polizza assicurativa erogabile non è in realtà così difficile. Il metodo comunque è molto semplice. In particolare, bisogna rivolgersi all’Associazione nazionale delle imprese di assicurazione (Ania). Il portale di ricerca è telematico e permette di verificare l’esistenza di polizze vita in cui sia stato assicurato il soggetto defunto, a patto di essere tra i beneficiari. Bisogna quindi essere molto precisi nell’indicazione dei propri dati personali e inviare tante richieste quanti sono gli eventuali beneficiari, poiché le informazioni saranno concesse soltanto ai beneficiari individuati dal defunto o aventi diritto per legge.

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Di conseguenza, il mancato riscontro di polizze vita non significa automaticamente che il defunto non ne aveva stipulate, ma senza dubbio chi ha presentato la richiesta non è beneficiario. Per utilizzare il portale è necessario autenticarsi ai servizi Ania o, altrimenti, inviare un’e-mail a portaleservizi@ania.it specificando come oggetto “Ricerca polizze vita”.

In caso di riscontro positivo, si informerà la compagnia per avviare l’iter di riscossione. Ivass raccomanda di verificare le condizioni della polizza per evitare che la compagnia chieda documenti ulteriori non previsti. Se si conosce la compagnia assicurativa a cui si è affidato il defunto, o anche solo si ipotizza, è possibile inoltrare una richiesta diretta utilizzando il modulo compilabile fornito dall’Ivass e allegato qui sotto.

Se sono passati 10 anni da quando la polizza vita era esigibile ma nessuno ha mostrato interesse a riguardo, parte del credito è perduta, ma c’è ancora qualche speranza. Confconsumatori ha precisato l’obbligo delle compagnie di avvisare i risparmiatori quando i soldi confluiscono nel fondo destinato alle polizze dormienti, pubblicando su base periodica dei bandi per la riscossione.

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