martedì 3 Dicembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

DOSSIERAGGIO / Rubati dati di politici. Indagati Del Vecchio jr e Matteo Arpe

Sarebbero stati prelevati dalle Banche dati strategiche nazionali, su commissione e per essere rivenduti, anche dati e informazioni sensibili, anche di esponenti politici, dai presunti appartenenti all’associazione per delinquere al centro dell’inchiesta della Dda di Milano e dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, che ha portato a quattro misure di arresti domiciliari e a due misure interdittive, oltre al sequestro di società. I sei destinatari dell’ordinanza cautelare, a quanto si è saputo, sarebbero appartenenti o ex delle forze dell’ordine, hacker e consulenti informatici.

Da quanto si è saputo, i presunti componenti dell’organizzazione avrebbero prelevato dalle banche dati strategiche più importanti informazioni e dati “di tutti i generi”, stando a quanto riferito, e di soggetti più vari, anche esponenti politici. E avrebbero agito su commissione di “clienti“, anche a “fini privatistici“, per rivendere, poi, quelle informazioni a chi le chiedeva. I reati al centro dell’inchiesta, che ha portato a quattro arresti domiciliari e due interdittive, sono associazione per delinquere e accesso abusivo a sistema informatico.

L’indagine, coordinata anche dalla Direzione nazionale antimafia, a quanto risulta, nascerebbe da una precedente inchiesta milanese sulla criminalità organizzata, anche se nelle misure cautelari eseguite oggi pomeriggio non vengono contestate, da quanto riferito, condotte di “agevolazione” delle mafie. Sono state eseguite anche decine di perquisizioni in Italia e all’estero. Per il procuratore nazionale antimafia, Melillo, è stato scoperto “un gigantesco mercato di informazioni riservate”.

Tra gli indagati nell’inchiesta sul dossieraggio illegale anche Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, e il finanziere Matteo Arpe (foto). Rispondono di accesso abusivo a sistema informatico in concorso. Del Vecchio jr. avrebbe commissionato ricerche di informazioni durante la complicata vicenda ereditaria della dinastia industriale che, attraverso Delfin, possiede azioni di Mediobanca, Generali, Luxottica e altre.

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