martedì 14 Gennaio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Benzina verde a 2,4 euro, aumenta anche il gasolio / Rc Auto: +6,19%

Allarme del Codacons: i prezzi di benzina e diesel sono aumentati vertiginosamente. A registrare i rincari più pesanti è la verde, con il servito che ha superato i 2,4 euro al litro in autostrada, precisamente 2,409 euro, sulla A1. Nello stesso tratto si registra invece un prezzo di 2,319 euro al litro per il gasolio. Ma anche i premi per l’assicurazione dell’auto stanno aumentando. Secondo i dati dell’Osservatorio Facile.it, a dicembre 2024 il premio medio per assicurare un veicolo in Italia era di 643,95 euro, segnando un incremento del 6,19% rispetto all’anno precedente. Nonostante il rallentamento dell’inflazione e una stabilizzazione del numero complessivo di incidenti, i premi restano elevati, influenzati dal contesto economico generale e dalla complessità del mercato assicurativo. Per il futuro si prevede una graduale stabilizzazione dei prezzi, ma solo se la situazione economica continuerà a rimanere stabile, senza nuovi scossoni.

Nell’anno appena iniziato varierà anche la classe di merito della Rc auto per più di mezzo milioni di automobilisti italiani. Ferrara, però, è la città più prudente. Vanta, infatti, il numero più basso di automobilisti coinvolti in incidenti.

BENZINE. Il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori fa sapere che sui listini dei carburanti stanno pesando più fattori, a iniziare dai maggiori costi applicati a rivenditori e gestori per la quota d’obbligodi miscelazione annuale dei biocarburanti.

Gli aumenti sono dovuti anche alle speculazioni sul petrolio, con un rialzo delle quotazioni. Tuttavia “non sembrano giustificare livelli così elevati” dei prezzi applicati in autostrada.

Il Codacons fa sapere anche che oggi, nelle aree urbane, un pieno di benzina costa 2,2 euro in più rispetto al mese scorso, mentre per il diesel la spesa sale di 2,4 euro. “Su base annua e considerando una media di due pieni al mese”, l’aggravio “è rispettivamente di +52 euro per la benzina, +57,6 euro per il gasolio”, sottolinea l’associazione.

Nella rilevazione del 10 gennaio presa in considerazione dal Coordinamento, la benzina al servito ha raggiunto queste cifre:

  • 2,409 euro al litro sulla A1;
  • 2,366 euro al litro sulla A4;
  • 2,359 euro sulla A14;
  • 2,349 euro sulla A11;
  • 2,345 euro sulla A7;
  • 2,339 euro sulla A22;
  • 2,319 euro su A8 e A26.

In diverse pompe autostradali su A14, A4, A22 e A1 sono stati monitorati prezzi sopra i 2 euro al litro anche in modalità self service. A sabato 11 gennaio, i prezzi medi dei carburanti applicati sulla rete autostradale italiana erano i seguenti:

  • diesel (self): 1.806 euro al litro;
  • benzina (self): 1.896 euro al litro;
  • Gpl (servito): 0.869 euro al litro;
  • metano (servito): 1.529 euro al litro.

Di seguito i prezzi medi regionali aggiornati sulla base delle rilevazioni della mattina dell’11 gennaio 2025 pubblicati dal Ministero delle Imprese. I prezzi di gasolio e benzina sono riferiti al self service, mentre quelli di Gpl e metano sono quelli del servito.

Regione Gasolio Benzina Gpl Metano
Abruzzo 1.704 1.799 0.727 1.416
Basilicata 1.725 1.830 0.726 1.416
Calabria 1.716 1.823 0.766 1.503
Campania 1.676 1.783 0.693 1.367
Emilia Romagna 1.701 1.793 0.724 1.436
Friuli Venezia Giulia 1.725 1.803 0.725 1.514
Lazio 1.687 1.787 0.716 1.493
Liguria 1.737 1.831 0.802 1.465
Lombardia 1.703 1.794 0.724 1.445
Marche 1.680 1.775 0.752 1.439
Molise 1.701 1.800 0.735 1.340
Piemonte 1.696 1.788 0.720 1.465
Puglia 1.689 1.807 0.705 1.473
Sardegna 1.716 1.824 0.827 1.702
Sicilia 1.699 1.806 0.791 1.529
Toscana 1.702 1.796 0.725 1.436
Umbria 1.699 1.794 0.743 1.436
Valle D’Aosta 1.748 1.817 0.839 1.399
Veneto 1.692 1.781 0.723 1.435
Bolzano 1.775 1.847 0.808 1.511
Trento 1.744 1.825 0.754 1.494

 

E’ attesa una decisione da parte del Governo. Secondo fonti vicine al ministero dell’Economia, Giorgia Meloni starebbe valutando l’aumento delle accise sul diesel con lo scopo di trovare i fondi necessari per finanziare il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale.

Servono 500 milioni di euro in tre anni e la misura, che si concretizzerebbe con 1 centesimo al litro sul gasolio, permetterebbe di recuperarne 200 all’anno. Contestualmente verrebbe tagliato 1 centesimo sulla benzina. Il timore delle associazioni è che possa aumentare il prezzo delle merci a causa dei più alti costi di trasporto su strada.

CLASSE DI MERITO DELLE ASSICURAZIONI. Nel 2025, più di 585.000 assicurati italiani vedranno peggiorare la propria classe di merito a causa di sinistri con colpa dichiarati nel 2024, con conseguente aumento del costo dell’RC auto. Secondo i dati, la percentuale di guidatori interessati è pari all’1,78% del totale nazionale, ma ci sono notevoli differenze regionali. Le regioni più colpite sono Toscana (2,34%), Sardegna (2,29%) e Liguria (2,15%), mentre le percentuali più basse si registrano in Basilicata (1,26%), Calabria (1,30%) e Trentino-Alto Adige (1,40%). Guardando alle province, Prato guida la classifica con il 3,35% di automobilisti coinvolti, seguita da Cagliari (2,85%) e Grosseto (2,64%). In fondo alla lista troviamo Crotone, Ferrara e Rovigo, tutte con percentuali pari o inferiori all’1%.

CHE FARE? Purtroppo i prezzi continuano a salire. Per contrastare l’aumento dei premi RC auto, è importante adottare strategie che aiutino a ridurre i costi. Confrontare le offerte assicurative resta il primo passo: utilizzare comparatori online permette di trovare polizze più economiche e adatte alle proprie esigenze. Inoltre, scegliere un’assicurazione che permetta l’uso della scatola nera, che monitora il comportamento di guida, può portare a premi più bassi per i guidatori virtuosi. Un’altra opzione è ridurre le coperture aggiuntive non necessarie o optare per una franchigia più alta, se si è disposti a sostenere parte dei costi in caso di sinistro. Infine, valutare il pagamento annuale in unica soluzione, anziché rateale, può evitare costi aggiuntivi legati alla dilazione.

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