NELL’OCCHIO DI BERYL, l’uragano che sta devastando i Caraibi – vd

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Il “Saildrone” della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), un’imbarcazione autonoma comandata a distanza e utilizzata per misurazione oceaniche e atmosferiche di precisione, ha catturato onde alte fino a 6,6 metri e raffiche di vento di quasi 35 nodi nell’Oceano Atlantico durante l’uragano Beryl, la potente tempesta di categoria 5 che sta attraversando i Caraibi e punta ora in direzione della Giamaica e della costa dell’Honduras.

Beryl, il primo uragano della stagione atlantica 2024, è il primo a raggiungere così presto la categoria più alta della scala Saffir-Simpson.

 

CONSEGUENZE CATASTROFICHE. Una scia di devastazione. Il drammatico impatto dell’uragano Beryl sui Caraibi visto dal satellite: le immagini prima e dopo. Mentre la tempesta tropicale si dirige verso la Giamaica, sulle isole minori si contano vittime e danni. “Union Island non esiste più” L’uragano Beryl si muove verso la Giamaica dopo aver causato almeno sei morti sulle isole minori dei Caraibi orientali. Le recenti immagini satellitari diffuse da Maxar Technologies mostrano il drammatico impatto della tempesta, in particolare su Union Island, la piccola isola al largo di Saint Vincent e Grenadine, devastata dal suo passaggio: praticamente tutti gli edifici sono stati rasi al suolo o gravemente danneggiati, raccontano a Bbc alcuni testimoni.

Prima di Beryl, l’arcipelago vantava spiagge tranquille ed edifici intatti. Ora, i porti turistici e le case di Carriacou sono in rovina, con strade piene di detriti e macerie. Il porto di Union Island è disseminato di barche e infrastrutture distrutte.

Nella serata di lunedì, Beryl è stata la prima tempesta a raggiungere la categoria 5 nell’Atlantico quest’anno, con venti sostenuti fino a 270 chilometri orari. Nella giornata di martedì si è indebolita scendendo a categoria 4, una forza che rimane potenzialmente distruttiva.

Nelle prime ore di mercoledì, la tempesta si trovava a circa 300 chilometri a est-sud-est di Kingston con venti massimi sostenuti fino a 230 km/ e si stava muovendo verso ovest-nord-ovest a una velocità di circa 300 chilometri all’ora, ha riferito il National Hurricane Center degli Stati Uniti.

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