giovedì 24 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Biden porta Google in tribunale: è un monopolio, soffoca la concorrenza

da Prima Online

Parte la battaglia fra Google e il Dipartimento di Giustizia americano. A 25 anni dallo scontro con Microsoft, le autorità Usa portano in tribunale Mountain View, accusandola di aver soffocato la concorrenza. In quello che è il primo processo per monopolio nell’era moderna di internet, al quale guardano con il fiato sospeso – per le eventuali implicazioni future – tutta la Silicon Valley.

Le autorità americane fanno riferimento nella documentazione presentata alla corte al caso che negli anni ’90 aveva coinvolto Microsoft. Google, a loro avviso, ha usato lo stesso copione di Redmond per affermarsi e ottenere il monopolio nella ricerca online.
Jonathan Kanter, il capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia appartenente a quella nuova generazione di funzionari antitrust progressisti scelti da Biden per domare lo strapotere delle aziende, dovrà convincere il giudice della bontà e della correttezza delle tesi contro Google, che ha spuntato contratti per garantire che il suo motore di ricerca fosse di default su un enorme platea di dispositivi, ad esempio quelli Apple. Contratti – è la tesi – che hanno soffocato la concorrenza e non consentito ai rivali reali e potenziali di offrire un’alternativa.

La posizione di Google
Google respinge le accuse seccamente: i contratti siglati sono legali e portano benefici per i consumatori, ai quali viene così offerta la migliora tecnologia. Mountain View infatti ritiene che il suo successo sia legato al fatto che produce il miglior motore di ricerca: i consumatori hanno la possibilità di scegliere fra le varie alternative sul mercato, ma alla fine preferiscono Google perché è il più utile.
Come rivali Mountain View cita Amazon e TikTok che, pur non operando nella ricerca, sono le destinazioni privilegiate per i consumatori a caccia di prodotti e contenuti. Destinazioni che consentono di saltare completamente il passaggio della ricerca su Google.

Tra i testimoni che Google intende chiamare, probabilmente ci sarà anche l’amministratore delegato Sundar Pichai. I fondatori di Mountain View Larry Page e Sergey Brin non sono invece attesi.

Cosa potrebbe succedere se…
Nel processo senza giuria, a decidere le sorti dello scontro è il giudice del Distretto di Columbia Amit P. Mehta, nominato da Barack Obama nel 2014. Nella prima parte del processo Mehta sarà chiamato a stabilire chi ha ragione, e nella seconda i rimedi.

Il Dipartimento di Giustizia non ha specificato cosa potrebbe chiedere a Google in caso prevalesse in tribunale ma, secondo indiscrezioni, potrebbe spingersi fino a chiedere uno spezzatino della società oltre che a potenziali significative sanzioni.

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