A poche ore dall’arrivo a Tel Aviv del presidente Usa, Joe Biden, la tensione tra Israele e Palestina è alle stelle. Un razzo ha colpito un ospedale di Gaza provocando duecento morti tra cui molti bambini. E’ scattato subito il rimpallo di responsabilità: Hamas accusa Israele e punta l’indice anche sugli Stati Uniti..
Ma l’esercito israeliano nega: “E’ stato un razzo della Jihad islamica lanciato da Gaza che, per un errore o per un difetto tecnico è finito sull’ospedale”. Tesi confermata dallo stesso primo ministro Netanyahu: ‘Sono stati i terroristi a colpire l’ospedale’ .
Hezbollah, dal Libano, ha proclamato un ‘giorno di rabbia’. Iran, Egitto e Giordania hanno condannato il bombardamento, Russia ed Emirati Arabi hanno chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu.Reazioni anche violente in altri Paesi dell’area.
Ad Amman, in Giordana, è stata presa d’assalto l’ambasciata israeliana e a Ramallah, in Cisgiordania, si sono verificati scontri. Il capo dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, ha cancellato il previsto incontro con Biden.
Ma la novità che ha sorpreso parecchi osservatori è che Israele ha abbassato i toni su quella che sarà la sua reazione, parlando di un cambio di strategia nella sua risposta all’eccidio dei terroristi di Hamas del 7 ottobre: ‘Il nostro piano può non essere l’invasione di Gaza’.
Hamas da parte sua fa sapere che se Israele fermerà i raid e i bombardamenti, i duecento e più ostaggi civili tenuti prigionieri a Gaza saranno liberatii’. In serata viene confermata la notizia che è morto uno dei tre italo-israeliani dispersi.