martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

BOMBE SU FERRARA: le immagini / Evacuazione conclusa, tutti a casa

La foto dell’obiettivo 83 (nel cerchio è indicata San Benedetto) scattata da uno degli aerei della pattuglia di bombardieri che ha appena sganciato l’ordigno per il quale, presumibilmente, il 26 novembre si procederà all’operazione di brillamento. Di seguito le altre immagini scattate da uno degli aerei degli Alleati (americani) che mostrano il bombardamento della città di Ferrara, dal lancio degli ordigni all’esplosione nei vari quartieri colpiti.

LE IMMAGINI DEL BOMBARDAMENTO DI FERRARA (dal NARA degli Stati Uniti). “The vast majority of the digital images in the National Archives Catalog are in the public domain. Therefore, no written permission is required to use them. We would appreciate your crediting the National Archives and Records Administration as the original source”. (“La stragrande maggioranza delle immagini digitali nel Catalogo degli Archivi Nazionali sono di pubblico dominio. Pertanto, non è richiesta alcuna autorizzazione scritta per utilizzarle. Apprezzeremmo che citaste l’Amministrazione degli archivi e dei documenti nazionali come fonte originale”.


 

 

 

Secondo i resoconti storici, c’è da aggiungere che furono 297 le incursioni aeree su Ferrara dal 1943 al 1945, di questi una trentina i bombardamenti a tappeto che provocarono la morte di almeno 1070 vittime ufficiali. Il primo bombardamento su Ferrara avviene il 29 dicembre del 1943 alle 12.30. Vengono colpite via Arianuova, corso Porta Po, via Argine Ducale, via Piangipane, via Ungarelli, via San Giacomo, via Ripagrande. Nel solo nel rifugio Porta Reno perdono la vita 77 persone.

L’architetto Luca Farinelli ha notato, ingrandendo una delle foto, il disegno stilizzato di una donna sulla carlinga di uno dei bombardieri e una scritta “memories” (ricordi). E ci ha inviato l’ingrandimento, di ciò lo ringraziamo.

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OPERAZIONE CONCLUSA: TUTTI A CASA

Alle 13 l’ordigno è arrivato alla cava di Casaglia, gli addetti dell’Esercito stanno predisponendo tutto per farlo brillare. La città ha riaperto, il centro torna a riempirsi di gente e dalle 15 le casette e tutte le attrazioni natalizie saranno di nuovo attive.

La zona dell’evacuazione era compresa in un raggio di 685 metri dal luogo dove si trovava l’ordigno. L’accesso alle vie interessate all’evacuazione è stato vietato dalle ore 7, solo traffico in uscita. Vietate manifestazioni pubbliche di vario genere. La bomba rimossa dall’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore”.

Tutti coloro che non hanno potuto trovare una sistemazione al di fuori della zona rossa durante le operazioni di brillamento hanno trovato ospitalità alla Fiera di Ferrara, raggiunta con le navette messe a disposizione da TPER, pa da più punti dell’area di pericolo e con le stesse fermate delle linee urbane.

Diffusi volantini nei principali punti di aggregazione (scuole, parrocchie, esercizi commerciali…) con tutte le informazioni di dettaglio. Il Comune ha attivato una pagina web (https://www.comune.fe.it/it/evacuazione-26-novembre) dove, attraverso la compilazione di un questionario, i cittadini comunicano anche eventuali specifiche necessità cui l’amministrazione cercherà di dare adeguata risposta.

Attivati i seguenti numeri verdi: 800.532532 dell’U.R.P. del Comune di Ferrara
– A.S.L. 800 376 433 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16, anche sabato 25 e domenica 26 novembre – Hera GAS 800 713666

All’incontro di giovedì 16 novembre,  presieduto dal prefetto Massimo Marchesiello, hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine, dei vigioli del fuoco, esercito, comune di Ferrara, polizia locale, aziende sanitarie, provveditorato regionale delle opere pubbliche, enti di servizi e amministrazioni interessate a vario titolo.

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