venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

BOOM / Bending Spoons, l’azienda milanese che ora vale 2,5 miliardi

Bending Spoons, l’azienda italiana diventata uno dei leader globali nello sviluppo e commercializzazione di app per smartphone, ha annunciato la chiusura di un nuovo round di finanziamento da 155 milioni di dollari. Durable Capital Partners si unisce agli investitori esistenti Baillie Gifford, Cox Enterprises, NB Renaissance, NUO Capital e StarTIP (controllata da Tamburi Investment Partners), si legge in una nota.

L’operazione, che valorizza la società circa 2,55 miliardi di dollari, contribuirà a sostenere nuove acquisizioni. La creatura di Luca Ferrari, Francesco Patarnello, Matteo Danieli, Luca Querella e Tomasz Greber tra il 2013 e il 2020 era stata in grado di diventare uno dei principali sviluppatori di applicazioni a livello mondiale, con più di sette milioni di utenti al mese e oltre duecento milioni di download.

Fondata nel 2013 e con sede a Milano, l’azienda ha raggiunto oltre mezzo miliardo di utenti in tutto il mondo attraverso la sua suite di prodotti tecnologici digitali, tra cui Evernote (acquistata tra il 2022 e il 2023), Meetup (acquistata il mese scorso), Remini e Splice. Il mese scorso ha anche siglato un accordo per acquisire le attività digitali di Mosaic Group, controllata di software mobile del gruppo statunitense IAC.

Il nome di Spending Spoons deriva da un personaggio del film Matrix, un bambino in grado di piegare i cucchiai. Un palese riferimento a imprese impossibili, che poi così impossibili non lo sono.

L’azienda – ricorda Alessandro Patella su wiredè finita sotto i riflettori qualche anno fa con Immuni. Proprio Bending Spoons ha donato l’app protagonista della fase 2 italiana delle misure di contenimento contro il coronavirus. Ma non solo: prima la società era salita alla ribalta con Live Quiz, una delle più popolari applicazioni italiane di giochi a premi che ha visto, nel picco della sua popolarità, oltre 100mila concorrenti sfidarsi online contemporaneamente per raggiungere un traguardo spendibile in buoni Amazon, chiusa dopo due anni e dopo aver fatto vincere un totale di 449.500 euro suddivisi tra i vari vincitori.

Tra le app sviluppate e quelle acquisite dalla società meneghina ci sono, inoltre, Splice, uno dei primi editor di video mondiali dal punto di vista dei ricavi, Remini, editor di immagini che sfrutta l’intelligenza artificiale per consentire agli utenti di recuperare e migliorare le foto vecchie e sgranate, ed Evernote, applicazione che permette agli utenti di organizzare idee, progetti e liste di cose da fare.

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