Nel giro di pochi giorni a Caivano, la criminalità rispondea colpi di mitra al blitz delle forze dell’ordine nell’operazione di bonifica di un’area del Napoletano particolamente degradata e violenta. La scorsa notte in viale delle Margherite sono stati esplosi all’impazzata numerosi colpi d’arma da fuoco. Un avvertimento delle gang a raffiche di mitra che ieri non hanno fatto vittime.
Indagano i carabinieri. Il parroco Maurizio Patriciello racconta: “In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore. Le “stese” fanno paura. Può morire chiunque”, dice Patriciello, parlando di una “notte insonne, notte da incubi. Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando, ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore“.
Non sono bastati, quindi, gli ultimi blitz con l’impiego di 400 agenti e militari, e la venuta della premier Giorgia Meloni a Caivano per fermare un sistema criminale che fonda le sue radici da lontano “e che ha voluto affermare ancora una volta – ha aggiunto il parroco – la sua forza seminando il terrore”.