Appoggiato da Trump, che gli avrebbe consegnato le chiavi della Casa Bianca, Elon Musk sta tagliando spese ovunque nell’amministrazione pubblica senza andare troppo per il sottile e suscitando forti critiche nell’opinione pubbblica. Nel frattempo, però, sta per firmare un mega contatto da 400 milioni di dollari per fornire auto elettriche blindate della sua Tesla al governo federale. Lo scrive Grazia Abbate su La Voce di New York.
Il miliardario, già da tempo uno dei maggiori appaltatori del governo federale con la sua azienda SpaceX, dirige adesso il Dipartimento dell’efficienza del governo, o DOGE, agendo con licenziamenti di massa di dipendenti pubblici e imponendo altri tagli drammatici a varie sovvenzioni e servizi federali con l’obiettivo di agire sul “pareggio del bilancio”. Inoltre, il mega contratto arriva mentre Musk incoraggia la chiusura del Consumer Financial Protection Bureau, con l’indignazione e la preoccupazione di molti americani.
L’ex stratega di Kamala Harris, la democratica Mike Nellis ha sottolineato, preoccupata, come Musk abbia deliberatamente interrotto le sovvenzioni per la ricerca scientifica sulla salute delle persone dando priorità ai suoi interessi, scrivendo: “Musk ha tagliato fondi su diverse cose come la ricerca sul cancro in modo che il governo possa pagargli 400 milioni di dollari per fare una “Tesla blindata”. Santo cielo!”.
Ma il contratto da 400 milioni di dollari ha indignato anche Jared Holt dell’Istituto per il dialogo strategico: “Musk ha convinto i MAGA che sta combattendo per salvare i loro preziosi dollari dei contribuenti”, ha scritto su X. “Nel frattempo, si sta preparando per vincere un contratto da 400 milioni di dollari per la produzione di auto Tesla blindate per il Dipartimento di Stato. Non si parla di tagliarlo, stranamente!
Anche il commentatore sui social media Candee Corliss ha scritto: “Trump sta tranquillamente consegnando a Elon enormi contratti governativi sperando che nessuno se ne accorga”. Secondo Tristan Snell, un avvocato che ha seguito il caso di frode della Trump University: ”Il piano di Musk è chiudere parti del governo che indaga su di lui, affermare che sta fermando la spesa pubblica e “aggiudicarsi tutto il denaro” ha scritto su X. Che Musk sia il vero uomo di punta dell’amministrazione Trump appare scontato.
Oggi il Corriere della Sera pubblica con risalto in prima pagina una corrispondenza di Massimo Gaggi dagli Stati Uniti che dà conto dello “show e delle invettive del miliardario alla Casa Bianca”. Nell’articolo si parla di “pieni poteri affidati al magnate” che come responsabile del Doge, il Dipartimento dell’Efficienza governativa che mira ad azzerare intere agenzie federali, si è lanciato ieri in affermazioni esplosive contro la pubblica amministrazione accusata di essere in mano ai corrotti e agli incompetenti. “Senza che Musk presenti uno straccio di prova” scrive Gaggi.
Inoltre, definisce la sua azione trasparente, ma tuttora avvolta nel segreto visto che non ha mai diffuso i nomi dei componenti della task force che gestisce. “Pubblica su X soltanto le informazioni che gli garbano”. La prima apparizione del miliardario nello Studio Ovale ha fatto registrare un attacco senza precedenti – e senza prove – alla macchina governativa degli Stati Uniti. E Trump? Si è limitato ad accenni benevoli di approvazione mentre Musk accennava ai suoi provvedimenti rivoluzionari. D’altronde l’aver finanziato con 200 milioni di dollari e avviato altre costose ed efficaci campagne elettorail in favore del tycoon dovrà pur avere un contropartita.
Comunque, la probabile firma al mega contratto di fornitura di Tesla blindate oltre che suscitare aspre polemiche nell’opinione pubblica e tra i dem americani, sta mettendo in dubbio la sua imparzialità e buonafede.