Arriva il bonus per la cura degli animali di famiglia. Per chi ha bisogno del veterinario arriva un contributo a copertura dei costi per le prestazioni, compresi gli interventi, e i farmaci. Il contributo, previsto nella Legge di bilancio 2024, è riservato però solo ad alcune categorie di proprietari, e può essere utilizzato solo per gli “animali di affezione”, ossia quelli iscritti all’apposita Anagrafe.
ll bonus animali domestici 2024 è una prestazione pensata per sostenere e garantire la buona salute dei nostri animali a quattro zampe, sia cani che gatti. Il bonus consiste in una detrazione fiscale del 19% sull’Irpef per spese veterinarie come visite specialistiche; interventi di chirurgia; esami in laboratorio; acquisto di farmaci prescritti.
Per il 2022, l’importo massimo delle spese su cui è possibile calcolare la detrazione è di 550 euro. Attenzione, però, alla franchigia minima di 129,11 euro. La franchigia è un limite minimo su cui non è possibile calcolare il bonus. Il limite detraibile è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.
Il bonus ha diversi obiettivi, come contrastare l’alto livello di randagismo, chiudere gli allevamenti di visoni e rifinanziare il fondo per la fauna selvatica, a tutela di animali come cinghiali e orsi.
Le spese veterinarie sostenute devono essere per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Non sono detraibili, invece, le spese per la cura di animali che sono: destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare;detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole; utilizzati per attività illecite.Per ottenere la detrazione, non bisogna fare domanda online ma bisognerà indicare le spese veterinarie nella dichiarazione dei redditi, documentate dai pagamenti: tracciabili: cioè effettuati tramite bonifici bancari o postali, carte di debito, carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari; verificati: tramite fatture fiscali (o scontrino parlante) che indichino il codice fiscale dell’acquirente e la tipologia, quantità e descrizione di quello che è stato acquistato