Secondo il giornale, il ministro avrebbe chiesto un intervento su Giovanni Anversa, responsabile dello show, per l’imitazione di Beatrice Venezi realizzata dalla Raffaele (nella foto). La direttrice d’orchestra che chiede di essere chiamata “direttore” è un nome molto caro alla destra, impegnata anche come consulente per la musica del ministro Sangiuliano.
Che cosa ha detto la Raffaele-Venezi nel suo applauditissimo show? Ecco alcuni passaggi: “Siccome sono una donna avvenente mi hanno dato dell’avvantaggiata, siccome sono una donna di destra mi hanno dato della fascistella, siccome sono una professionista seria mi hanno dato dell’antipatica. A tutte queste orrende calunnie io rispondo ‘antipatica no’”.
Accolta in studio da una marcia trionfale, interessata al suo ruolo di “direttore” e non di direttrice: “D’altronde se fossi una persona antipatica il ministro della Cultura Sangiuliano non mi avrebbe nominato consigliere per la musica per il suo ministero e per questo lo ringrazio. Il mio compito è quello di diffondere la cultura della musica a chi per ignoranza, scarsa educazione o incompetenza ne è totalmente allo oscuro. Il mio pensiero va nuovamente al ministro Sangiuliano”, aveva graffiato ancora Raffaele.
Venezi-Raffaele ha aggiunto rivolta all’orchestra: “Galeazzo, Fiammetta, Benito, Adua, Labaro, Adolfo… suonare! E suoneremo!”. Parafrasi del celebre motto del Duce “Vincere! E vinceremo”. Imitazione riuscita. Il Movimento 5 Stelle e il Pd hanno reagito chiedendo chiarimenti sulla diffida al ministro Sangiuliano.
A dicembre il ministro della Cultura era stato travolto dalle polemiche perché Il Fatto Quotidiano aveva svelato della diffida inviata da Sangiuliano a “Un giorno da Pecora“, la trasmissione di satira condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro su Rai Radio Uno. Il ministro aveva lamentato di essere vittima di una sistematica denigrazione della sua immagine.