La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, incassa il ritorno nel partito di un pezzo da novanta della sinistra italiana: Sergio Cofferati. L’ex segretario della Cgil – che al Circo Massimo di Roma richiamò tre milioni di persone per protestare contro l’abolizione dell’Articolo 18 – si è infatti presentato questa mattina a Genova, nel circolo di Portoria, per fare la tessera del partito.
“Rientro per dare un segnale”, ha detto Cofferati a Repubblica Genova, “questo nuovo corso del partito ha bisogno di sostegno. Il renzismo è finito”. Il primo a dargli il benvenuto su Twitter è stato Arturo Scotto: “E’ una notizia importante. Significa che lo spazio per le battaglie sul lavoro e sui diritti si allarga e coinvolge personalità storiche della sinistra e del sindacato”.
Cofferati, ribattezzato “sceriffo” dai suoi detrattori quando era sindaco di Bologna, lasciò il Pd nel 2015, in pieno epoca Renzi. La rottura avvenne dopo la sconfitta alle primarie per le Regionali in Liguria tra accuse di irregolarità alla sfidante Raffaella Paita (ora in Italia Viva) e proteste per il “silenzio” dei colleghi di partito. Seguì l’impegno con Sinistra italiana e la candidatura con Liberi e Uguali alle politiche del 2018 (senza essere eletto).
Da allora è stato tra le voci che hanno spinto per l’apertura e il dialogo con il Movimento 5 stelle. Mentre c’è già chi si affretta a parlare di crisi della nuova leader, il segnale di Sergio Cofferati che a 75 anni torna tra i dem per dare una mano alla Schlein, è destinato a non passare inosservato.