martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

I PAPA’ SUPERSTAR

Robert De Niro e Al Pacino, due mostri sacri del cinema, accomunati dalla volontà e dalla vitalità di diventare padri a 80 e più anni. La rivista Rolling Stone Usa ha incontrato il protagonista di Taxi Driver – oggi magistrale interprete con Leonardo Di Caprio dell’ultimo film di Martin Scorsese Killers of the Flower Moon (in italiano Gli assassini della terra rossa) – per parlare della sua nuova paternità e dei suoi timori per l’eventuale rielezione di Donald Trump.

Per Robert De Niro è stato un anno straordinario. Ad aprile, l’icona del cinema ha dato il benvenuto a una figlia, Gia, con la compagna Tiffany Chen. Poi è arrivato lo sciopero degli attori, che ha causato un blocco dell’industria e che gli ha impedito di promuovere Killers of the Flower Moon, una magistrale saga criminale, regia di Martin Scorsese, che regala la sua migliore interpretazione degli ultimi anni. Infine, è stato coinvolto in una controversia legale con un’ex assistente.

«È tanta roba – dice con la gola strozzata – Non ho altra scelta che andare avanti. E la mia più grande preoccupazione ora, insieme a tutto il resto, è che usciamo da questa situazione con un mostro come Trump. La sua è una classica truffa. È irreale». Fa una pausa. «Se si guarda ad altri governi totalitari come la Germania nazista o l’Unione Sovietica, quello che è successo a noi si ripercuoterà su tutti in modi che non si possono nemmeno immaginare».

“Sono seduto di fronte a De Niro nel suo ufficio a Tribeca – scrive sulla rivista Rolling Stone Usa Marlow Stern – alle parete sono appese foto di De Niro con Nelson Mandela e Federico Fellini, mentre in uno dei tavolini all’angolo ci sono bottiglie di champagne sufficienti per una festa di Gatsby. La venerabile star di classici del cinema come Taxi Driver, Toro scatenato, Quei bravi ragazzi e Heat – La sfida si sta dedicando al suo pranzo: un bicchiere di Coca-Cola e pancetta canadese tagliata a pezzi e infilzata con coltello e forchetta.

“Siamo qui per parlare di William Hale, ovvero l’agghiacciante personaggio che interpreta, in Killers of the Flower Moon (nella foto) una sorta di anti-western sul Regno del Terrore, quando i coloni bianchi dell’Oklahoma degli anni ’20, guidati da Hale, sposarono e uccisero sistematicamente i ricchi membri della tribù Osage per ottenere i diritti sulla loro terra ricca di petrolio (…) Il film segna la decima collaborazione di De Niro con Scorsese nell’arco di cinquant’anni a partire da Mean Streets del 1973, in quello che è il più ricco e longevo rapporto attore-regista nella storia del cinema.

– Voglio congratularmi con lei per aver dato il benvenuto al mondo a un bambino per metà asiatico -gli dice Stern – Anch’io sono per metà asiatico, e siamo sempre felici di aumentare le nostre fila.
– Oh, sì. La mia bambina è per metà cinese. Voglio provare a insegnarle il cinese e a recitarle filastrocche in inglese e cinese. Spero di farle imparare entrambe le cose.

-Lei e Al Pacino avete parlato del diventare padri a questa età? È stata una strana coincidenza. Gli annunci sono arrivati a distanza di pochissimo tempo l’uno dall’altro!

– No, non sapevo che avesse avuto un figlio! Non so in quali condizioni abbia avuto il bambino, ma sono stato felice per lui e gli ho augurato buona fortuna. Non so quale sia la storia del bambino di Al, ma quando lo vedrò ne parleremo.

– Lei ha anche dei figli per metà neri. Che cosa teme per i suoi figli oggi?.

Joe Pesci mi disse: “Sei più americano della maggior parte degli americani”, perché all’epoca avevo due figli misti. E non ci avevo mai pensato. Ma poi mi sono detto: “Sai, non ha tutti i torti”. Questo Paese è così. Ma ogni gruppo deve andare a votare.

– Ha visto il video del sostenitore di Trump che distrugge un suo ritratto dal set di Quei bravi ragazzi dopo le sue critiche nei confronti di Trump?

– No. Non si può piacere a tutti. Ci sarà sempre qualcuno a cui non piacerai per questo o quello. Io so solo che Trump tira fuori il peggio dalle persone. È un mostro. All’inizio, quando è stato eletto, non lo pensavo. Pensavo: “Forse si raddrizzerà”. Ora quest’uomo è più che pericoloso, e spero che la gente se ne renda conto. Una volta imboccata questa strada, non sarà facile tornare indietro. (…) È una follia.

– Pensa che Biden sia la persona giusta per affrontare Trump?

– Non è possibile che non sia l’uomo giusto per sconfiggere Trump. Nikki Haley, forse? Abbiamo bisogno di qualsiasi cosa pur di sbarazzarci di Trump. Se si presentasse, potrebbe almeno dissuaderlo e far sì che fosse lei la candidata. Ma Biden è la persona migliore a questo punto. Spero solo che tutti vadano a votare, che tutte le minoranze e i giovani vadano a votare. Votare, votare. Dovete andare a votare.

– Trump ha risposto al suo discorso ai Gotham Awards definendola “un perdente”.

– L’ho visto. Il problema è che la gente gli va dietro. Dio non voglia che diventi di nuovo presidente: questa è una strada che, se la prendiamo, sarà molto difficile da percorrere. Come ha detto Liz Cheney, “non se ne andrà”.

– Ha cercato di non andarsene. Se si guarda al 6 gennaio, non capisco come le immagini delle persone che assaltano il Campidoglio non siano impresse nella mente di tutti gli americani.

– È incredibile. C’era il pazzo con il cappello e le corna. Era come se un gruppo di detenuti si fosse messo a gestire un manicomio.

AL PACINO

Dopo Robert De Niro che è diventato papà per la settima volta a 79 anni, anche Al Pacino avrà un altro figlio, unendosi all’”old dad club“. Ad aprile infatti il premio Oscar ha compiuto 83 anni e aspetta un nuovo erede dalla compagna Noor Alfallah, 29 anni, incinta di otto mesi. Un portavoce dell’attore ha confermato la notizia.

Per Al Pacino si tratta del quarto figlio: ci sono Julie Marie, 33 anni, con l’insegnante di recitazione Jan Tarrant, e i gemelli Anton e Olivia, 22 anni, avuti dall’attrice Beverly D’Angelo, con la quale ha avuto una relazione da 1997 al 2003, tramite fecondazione in vitro. “Quando il nuovo arrivato avrà 18 anni, Pacino ne compirà 100 – scrive Rolling Stone Usa – Sì, avete fatto bene i conti”.

“Alfallah e Pacino hanno acceso per la prima volta il gossip quando sono state fotografati mentre cenavano insieme dall’aprile 2022. Ma pare che la coppia si frequentasse in segreto sin dalla pandemia. Una fonte a Page Six: “Solitamente esce con uomini anziani molto ricchi (ha avuto una storia anche con Mick Jagger, nda). Sta con Al da un po’ di tempo e vanno molto d’accordo. La differenza di età non sembra essere un problema, anche se è più vecchio di suo padre. Noor frequenta gente del jet-set e viene da una famiglia danarosa”.

 

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