COLOMBIA – Spunta l’ombra dei paramilitari nell’orrenda morte del biologo ferrarese Alessandro Coatti, 39 anni il 5 agosto, ritrovato con il corpo smembrato in Colombia. Gli investigatori propendono per la pista dei gruppi armati, escludendo i narcos e la criminalità cumune. Secondo notizie di agenzia, i principali sospettati sarebbero il Clan del Golfo e le Autodefensas Conquistadores de la Sierra. (Foto da Metropolitan Magazine)
Nato il 3 agosto 1986 nato a Portomaggiore (Ferrara) e cresciuto ad Alfonsine (Ravenna), Coatti stava trascorrendo una vacanza studio a Santa Marta, popolosa città colombiana sul mar dei Caraibi. In precedenza il giovane scienziato era stato in Perù, Bolivia ed Ecuador. Seocndo alcune testimonianze, Coatti voleva visitare una località naturalistica nella Sierra Nevada.
L’orrenda mutilazione. Dopo tre giorni il corpo del 39enne, diplomato al liceo ad Argenta e laureato alla Normale di Pisa, con specializzazione al Max Planck Institute e fino a qualche mese fa dipendente della Royal Society of Biology di Londra, è ritrovato smembrato in tre punti diversi della città. La testa, le braccia e i piedi sono scoperti domenica da un gruppo di bambini all’interno di una valigia vicino allo stadio di Santa Marta. Una morte raccapricciante avvolta nel mistero. Gli elementi raccolti finora escludono un omicidio legato al traffico di droga o alla criminalità organizzata. Gli inquirenti vagliano i tabulati telefonici e gli ultimi movimenti bancari di Coatti, oltre ai filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nelle tre diverse zone della città dove sono stati ritrovati i suoi resti.
Un giornale colombiano ha pubblicato l’intervista a un testimone secondo cui il ricercatore, che viaggiava da solo, aveva chiesto informazioni sui sentieri per raggiungere una località considerata la capitale ecologica della Sierra Nevada.
Sul brutale omicidio indaga anche la Procura di Roma che ha già inviato una rogatoria in Colombia per la collaborazione giudiziaria come avvenuto in passato anche per la morte in Egitto di Giulio Regeni. Giovanni Coatti, zio paterno di Alessandro, ha affermato: “Siamo fermi al punto di partenza e saremo fermi finché le indagini lì non saranno finite, ma non abbiamo idea del perché di questa tragedia”. Nessuna dichiarazione invece dalla mamma e dal papà del biologo, che vivono a Longastrino nel Ravennate. Giovanni Coatti aggiunge: “Quando mio fratello mi ha chiamato ero a lavorare, ma ho capito che era successo qualcosa, me lo diceva il sangue. Dopo il diploma Alessandro era andato alla Normale di Pisa e poi a Londra, viveva là ma qualche volta tornava. Voleva andare ad abitare in Sud America ed era andato a fare un giro per vedere.
Il sindaco di Santa Marta ha attivato una squadra investigativa speciale e offerto una ricompensa di 50 milioni di pesos, circa 10mila euro, a chiunque fornisca informazioni rilevanti che possano portare alla cattura dei responsabili del brutale omicidio. Finora le autorità non sono riuscite a chiarire il movente.
La Scuola Normale apprende “con sconcerto della morte dell’ex allievo di biologia che aveva svolto la sua attività di ricerca nel Laboratorio Bio@SNS, per poi proseguire il percorso accademico in Inghilterra con il master all’University College London. I docenti della Normale lo ricordano come una persona buona, che aveva lasciato il segno per la sua competenza e per la grande umanità che trasmetteva”
Si dichiara “sconvolta dall’annuncio della morte dell’ex collega Alessandro Coatti anche la Royal Society of Biology (RSB), l’organizzazione per la quale Coatti aveva lavorato per otto anni prima di lasciarla alla fine del 2024, per fare volontariato in Ecuador e viaggiare in Sudamerica. La vittima aveva lavorato per RSB come responsabile del team della politica scientifica e poi come responsabile senior. “Uno scienziato appassionato e dedito alla ricerca, aveva guidato il lavoro dell’ente sulla scienza animale, scrivendo numerosi documenti e organizzando eventi e presentazioni in Parlamento”, così lo ricorda l’organizzazione. (In collaborazione con Rai News e agenzie di stampa internazionali)