lunedì 21 Aprile 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

COLOSSEO chiuso per la visita della signora Vance: le proteste dei turisti

L’Italia che non si smentisce: per consentire a Jd Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, e alla moglie di visitare il Colosseo, è stato deciso in via straordinaria di chiudere in anticipo di due ore il Parco Archeologico, provocando la furiosa reazione dei tanti turisti rimasti fuori e che avevano già pagato o prenotato il biglietto.

Alla fine, è entrata soltanto la moglie del vicepresidente con i figli. JD Vance non si è presentato ai cancelli: era stato trattenuto nell’abitazione dell’ambasciatore americano ai Parioli. Davanti al Colosseo sono scoppiate le proteste dei visitatori, infuriati, che hanno comiciato a gridare  “Vergogna, vergogna!”.

I turisti in fila, biglietto alla mano, si aspettavano una visita al simbolo per eccellenza della Capitale, soprattutto nel periodo di Pasqua che vede Roma affollata da visitatoti. Ma a sorpresa, anzi, neanche troppo, i cancelli sono rimasti chiusi. Il motivo proprio la visita programmata del vicepresidente degli Stati Uniti, James David Vance, accompagnato dalla moglie e dai tre figli. A quanto pare, secondo una versione ufficiosa, Vance si sarebbe assentato per impegni dell’ultimo minuto che l’avrebbero trattenuto a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore Usa.

Il piano di sicurezza, però, era già operativo: il Colosseo ha anticipato la chiusura, l’ultimo ingresso è stato fissato alle 17 invece delle 19:15. Risultato:  centinaia di turisti bloccati fuori, che hanno cominciato a protestare. “Vergogna, fateci entrare!”, hanno gridato, infuriati, a più riprese. La situazione è diventata ancora più surreale quando si è scoperto che, pur senza il vicepresidente, la moglie di Vance è entrata lo stesso, facendo scattare nuove ondate di rabbia tra i presenti. Il Parco archeologico ha assicurato di aver inviato le mail di annullamento e rimborso, ma molti sostengono di non aver ricevuto nulla. Non è la prima polemica legata al viaggio del vicepresidente Usa. Già venerdì, il quartiere Parioli era andato in tilt per le misure di sicurezza: strade chiuse, deviazioni, auto imbottigliate e cittadini furiosi.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

CATEGORIE ARTICOLI

Articoli recenti