martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

C’è un nuovo modo di produrre la felicità

di Claudia Zamorani
Ma che cos’è la felicità? Studi economici concordano nell’individuazione dei suoi elementi strutturali: tempo e rapporti umani.
Un nuovo modo di vivere e produrre: più conciliazione, più tempo libero, più relazioni umane, più felicità. E quando il lavoratore è felice, meno stressato e soddisfatto gli studi sui risultati evidenziano che aumenta anche la produttività aziendale. Più felicità, più produttività insomma. Da qualunque parte lo si prenda, il nuovo modello di rivoluzione della felicità pare convenire a tutti.
Ma che cos’è la felicità?
Studi economici concordano nell’individuazione dei suoi elementi strutturali: tempo e rapporti umani. Recuperando il tempo, prima dedicato al lavoro, per utilizzarlo nella vita privata, aumenta la possibilità di vivere felicemente i rapporti che abbiamo al di fuori dell’attività lavorativa.
Il distretto della felicità è l’iniziativa che nasce a San Mauro Pascoli, nel principale distretto calzaturiero dell’Emilia Romagna, eccellenza italiana nel mondo, con la volontà di invertire la tendenza preoccupante che vedeva donne e nuove generazioni allontanarsi dal settore.
Il rigido assetto organizzativo non riusciva a conciliare i tempi di lavoro-vita delle famiglie. Un progetto sociale che vede impegnate imprese, amministrazioni pubbliche ed enti privati e che rappresenta un modello di innovazione sociale.
Grazie alla collaborazione con l’amministrazione locale e le imprese, sono stati modificati gli orari dei servizi, come scuole per l’infanzia, scuole secondarie, servizi di dopo scuola ma anche case di residenza per anziani, medici di base e servizi bancari.
In che modo si concilia?
Per esempio, modificando gli orari di ingresso e uscita al lavoro, con possibilità di aderire alla mensa aziendale e interaziendale, aperta anche i famigliari. E’ stata ridotta la pausa per armonizzare i tempi di vita-lavoro, con la tranquillità che il figlio abbia già pranzato, grazie al progetto di rientro adottato dall’amministrazione comunale e dopo la pausa pranzo si ricomincia a lavorare mentre il figlio, grazie ai servizi di doposcuola, fa i compiti e viene accompagnato a calcio/pallavolo/danza dove rimarrà fino al tardo pomeriggio.
La nostra comunità ‘Finalmente 2024’ aderisce a questo nuovo modello culturale e sociale e intende replicarlo a Ferrara. Pertanto proporrà un assessorato con portafoglio al Fil, la felicità interna lorda.
Finalmente è una comunità aperta: progettiamo un nuovo futuro.

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