L’episodio è avvenuto stamani intorno alle 11.30. Il ragazzo è stato trasportato al pronto soccorso dove ha ricevuto alcuni punti di sutura. Le sue condizioni non sono gravi. La polizia ha già individuato l’adolescente autore dell’accoltellamento che agli agenti ha confessato l’aggressione, avvenuta durante una lite. La dirigente scolastica dell’istituto ha detto: “Sono profondamente dispiaciuta per quello che è successo, ma devo registrare una piccola nota positiva che ci spingerà sempre di più ad agire in questa direzione: una verità è venuta fuori. Quando il ragazzo ha denunciato il dolore ci ha detto che era caduto. Abbiamo chiamato il 118 e la famiglia e, mentre aspettavamo l’arrivo dei sanitari, mi sono accorta che la ferita non era compatibile con una caduta. Alla presenza dei genitori ci ha detto che c’era stata una lite con un compagno di classe, di cui però non ha voluto dire il nome. Ho detto a tutti che qualcuno doveva farsi avanti e ammettere di essere l’autore del gesto. Poco dopo nel mio uffico si è presentato uno degli alunni. Ha cofessato. Di questo episodio increscioso salvo questo: il muro di omertà è stato sfondato, c’è stata una confessione”. (Foto di ragazzi che si affrontano davanti a una scuola, repertorio)
AUMENTANO I CASI DI COVID: LE TABELLE
Aumentano i casi di Covid, anche in Emilia Romagna, dove – come nel resto del Paese – crescono i ricoveri. Lo rileva la Fondazione Gimbe di Bologna che analizza e confronta i dati sulla sanità e negli ultimi anni, in particolare, sul Covid. Dopo circa due mesi di stabilità dei nuovi casi – a metà giugno e metà agosto hanno oscillato tra 3.446 e 6.188 – da 4 settimane consecutive si rileva una progressiva ripresa della circolazione virale.
I DATI NELLE REGIONI E PROVINCE ITALIANE
Dalla settimana 10-16 agosto a quella 7-13 settembre il numero dei nuovi casi settimanali è quasi quintuplicato, passando da 5.889 a 30.777, il tasso di positività dei tamponi è aumentato dal 6,4% al 14,9%, la media mobile a 7 giorni da 841 casi al giorno è salita a 4.397, l’incidenza è passata da 6 casi a 52 per 100mila abitanti. Si registra anche un numero di decessi più che raddoppiato. E ancora: i ricoveri in area medica, dal minimo (697) raggiunto il 16 luglio ad oggi sono più che triplicati (2.378), mentre in terapia intensiva dal minimo (18) del 21 luglio sono saliti a quota 76. “Numeri sì bassi – commenta Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – ma anche ampiamente sottostimati rispetto al reale impatto della circolazione virale perché il sistema di monitoraggio, in particolare dopo l’abrogazione dell’obbligo di isolamento per i soggetti positivi con il Dl 105/2023, di fatto poggia in larga misura su base volontaria. Infatti, da un lato la prescrizione di tamponi nelle persone con sintomi respiratori è ormai residuale, dall’altro con l’ampio uso dei test antigenici fai-da-te la positività viene comunicata solo occasionalmente ai servizi epidemiologici”.