martedì 11 Marzo 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

WALL STREET / Profondo rosso per le big tech . Tesla di Musk perde il 10%

Venti di crisi si abbattono sulle Borse, in particolare a New York. C’è il rischio recessione per gli Stati Uniti che ha fatto registrare al Nasdaq la peggiore seduta dal 2022 mandando in  fumo una capitalizzazione di mille miliardi di dollari con il titolo Tesla in forte calo e con il bitcoin che scivola sotto 80mila dollari. Milano chiude a -0,9%.

A pesare sui mercati sono i timori di una guerra commerciale e l’inquietudine per una possibile frenata dell’economia americana che sarebbe poi il malcelato motivo per cui Trump sta assumendo atteggiamenti aggressivi con il resto del mondo, Europa in primis.

Dopo un avvio in rialzo, le Borse europee hanno girato in negativo e chiuso in netto ribasso spinte anche dalle forti perdite a Wall Street: l’indice tecnologico Nasdaq cede oltre quattro punti percentuali. In forte calo Tesla, che trascina al ribasso tutte le altre Magnifiche 7. Il titolo di Nvidia (Intelligenza Artificiale) cede il 4,2% e ha ormai perso quasi un terzo (-30%) del valore che aveva solo due mesi fa, quando aveva registrato un nuovo record. Il timore dei dazi e di un’imminente recessione pesano soprattutto sul settore tecnologico e sulle ‘Magnifiche sette’: oggi, il titolo peggiore e’ Tesla, che cede oltre il 10% dopo aver registrato ribassi per sette settimane di fila e aver ceduto circa il 44% dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, a gennaio. Apple, Alphabet e Meta Platforms cedono oltre il 5%, Microsoft e Amazon circa il 3%.

Alla base di questa caduta dei listini di sicuro la guerra commerciale, l’inquietudine per una possibile frenata dell’economia americana (a rischio per via delle imprevedibili politiche commerciali di Donald Trump e dei suoi tagli alla spesa e ai dipendenti pubblici) e la paura di una recessione appesantiscono le Borse. Dopo un avvio in rialzo, i mercati europei hanno girato in negativo e chiuso in netto calo, spinti anche dalle forti perdite a Wall Street.

Clima nervoso e comunque molto volatile: Francoforte -1,6%, Madrid -1,2%, Milano -0,9%, Londra -0,8%, Parigi è scesa di circa mezzo punto.. Lo Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso in leggero aumento: il differenziale ha concluso la seduta a 113 punti base, contro i 111 dell’avvio. Il rendimento del prodotto del Tesoro è al 3,96%. In Europa la Borsa peggiore è stata quella di Francoforte, che ha chiuso con un calo dell’1,7%, seguita da Madrid in perdita dell’1,3%. In ribasso finale dello 0,9% i listini azionari di Londra, Amsterdam e anche Parigi, che per tutta la giornata aveva provato a contenere le perdite.

A Wall Street in forte calo Tesla, con i titoli che arrivano a perdere il 13,23%. Pesano i dati delle vendite in Cina: a febbraio la compagnia di Elon Musk ha quasi dimezzato le vendite a 30.688 veicoli (-49% annuo), per una quota di mercato nel settore delle e-car scesa di 4 punti percentuali al 3,9%. Più pesante, secondo i dati della China Passenger Car Association (Cpca), è l’export: appena 3.911 unità (-87%). Eppure, l’industria cinese dei veicoli a nuova energia (Nev) vola nel 2025, con vendite al dettaglio nazionali salita 686.000 unità lo scorso mese (+79,7%). Il comparto ha avuto un peso del 49,5% nel rapporto con le vendite nazionali di autovetture di 1,386 milioni di unità (+26%).

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