venerdì 25 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Dati personali dall’Europa agli Usa // Multa record di 1,2 miliardi a Facebook

I dati personali di milioni di utenti di Facebook sono stati trasferiti dallo Spazio economico europeo, See, agli Stati Uniti d’America. E’ questa la motivazione alla base della multa record di 1,2 miliardi di euro che l’Autorità garante della privacy irlandese ha inflitto a Meta per violazione delle legge europea sulla protezione dei dati attraverso Facebook.

La decisione è stata resa nota dal Garante europeo (Edpb). Si tratta della più alta sanzione imposta da un regolatore della protezione dei dati in Europa, risultato di un’indagine avviata a partire dal 2020. Meta, che ha già preannunciato ricorso, dovrà inoltre sospendere qualsiasi trasferimento di dati personali negli Stati Uniti entro cinque mesi dalla notifica della decisione e deve conformarsi entro sei mesi alle norme europee.

L’austriaca Andrea Jelinek, presidente dell’EDPB (nella foto) ha dichiarato che “il Garante Europeo ha ritenuto che l’infrazione di Meta sia molto grave in quanto riguarda trasferimenti sistematici, ripetitivi e continui. Facebook ha milioni di utenti in Europa, quindi il volume di dati personali trasferiti è enorme. La multa senza precedenti rappresenta un segnale forte nei confronti degli autori dell’infrazione per indicare che gravi violazioni comportano conseguenze di grande portata”.

Meta a sua volta definisce la multa “ingiustificata e non necessaria” e avvierà un’azione legale per sospenderla. Così ha reagito il gigante dei social media in una dichiarazione. ”Non si tratta delle pratiche sulla privacy di un’azienda – hanno spiegato Nick Clegg, president global affairs di Meta e Jennifer Newstead, capo ufficio legale di Meta – esiste un conflitto di leggi tra le regole del governo degli Stati Uniti sull’accesso ai dati e il diritto alla privacy europeo, che i responsabili politici dovrebbero risolvere in estate”.

Migliaia di aziende e organizzazioni si affidano alla capacità di trasferire dati tra l’Ue e gli Stati Uniti per operare e fornire servizi quotidiani. La nostra priorità – concludono i due alti dirigenti – è garantire che i nostri utenti, inserzionisti, clienti e partner possano continuare a utilizzare Facebook mantenendo i propri dati al sicuro. Intendiamo impugnare sia la sostanza della decisione che le richieste, inclusa la multa””

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

CATEGORIE ARTICOLI

Articoli recenti